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GINEVRACaso Maudet, il Ministero Pubblico chiama in causa Dal Busco

25.08.19 - 19:59
Il consigliere di Stato ginevrino sarà sentito in qualità di persona informata sui fatti. La sua audizione è fissata per il prossimo 27 settembre
Keystone (archivio)
Il consigliere di Stato ginevrino Serge Del Busco.
Il consigliere di Stato ginevrino Serge Del Busco.
Caso Maudet, il Ministero Pubblico chiama in causa Dal Busco
Il consigliere di Stato ginevrino sarà sentito in qualità di persona informata sui fatti. La sua audizione è fissata per il prossimo 27 settembre

GINEVRA - Il consigliere di Stato ginevrino Serge Dal Busco (PPD) sarà sentito dal Ministero pubblico ginevrino in qualità di persona informata sui fatti nella vicenda che ha investito Pierre Maudet, il consigliere di Stato PLR da tempo nella bufera per presunta accettazione di vantaggi. L'audizione, fissata per il prossimo 27 settembre, riguarda i servizi finanziari di cui Maudet avrebbe beneficiato da Manotel.

Nella loro indagine i procuratori pubblici che indagano sul viaggio ad Abu Dhabi si sono concentrati su due associazioni, il Cercle Fazy-Favon e l'Association de soutien à Pierre Maudet. È emerso che il gruppo alberghiero Manotel ha trasferito a queste associazioni un totale di 105'000 franchi. Il gruppo avrebbe inoltre finanziato con 20'000 franchi una festa di compleanno in onore di Maudet. Questi elementi potrebbero costituire accettazione di vantaggi.

L'informazione legata a Dal Busco, rivelata da un giornalista indipendente e ripresa dalla RTS, è stata confermata questa sera dal presidente della sezione ginevrina del PPD Vincent Maitre. Tuttavia, quest'ultimo smorza i toni, sostenendo che tali convocazioni da parte della Procura «si verifichino tutti i giorni a Ginevra».

«Non sono a conoscenze delle domande che mi verranno poste e naturalmente riservo le mie risposte alla giustizia, in tutta trasparenza e serenità», indica Dal Busco, citato dal giornalista indipendente.

Il consigliere di Stato Pierre Maudet è sotto inchiesta dallo scorso anno per presunta accettazione di vantaggi dopo il suo controverso viaggio ad Abu Dhabi nel 2015.

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