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BASILEA CITTÀPensionate ignare candidate sulla lista di estrema destra

22.08.19 - 09:31
L'attivista nazionalista Eric Weber correrà al nazionale con due esordienti ottuagenarie, ma almeno una di loro non ne sapeva niente
Keystone
Eric Weber a una manifestazione del Pegida nel 2016.
Eric Weber a una manifestazione del Pegida nel 2016.
Pensionate ignare candidate sulla lista di estrema destra
L'attivista nazionalista Eric Weber correrà al nazionale con due esordienti ottuagenarie, ma almeno una di loro non ne sapeva niente

BASILEA - La lista si chiama Ausländerstopp (stop agli stranieri, ndr.) e ha tre candidati al Nazionale: Eric Weber, noto attivista di estrema destra già presidente dell'Azione nazionale contro l'inforestierimento del popolo e della patria, e... due ottuagenarie: Maria Bumann (85 anni) e Elise von Büren (88). Entrambe le donne, riporta 20 Minuten, sono al loro esordio in politica. Almeno una di loro, però, di questa cosa di candidarsi alle elezioni nazionali per Basilea non ne sapeva niente.

La signora racconta di aver incontrato Weber in un centro commerciale dove stava facendo volantinaggio, dopo uno scambio di cortesie lei gli ha scritto una lettera: «Mi piaceva quello che faceva per la Svizzera, lui dopo mi ha chiamato e mi ha chiesto un incontro. Lì mi ha fatto la proposta, io gli ho detto che ci avrei pensato ma non l'ho più sentito... Ed era un anno fa. Sono sicura di non aver firmato nulla», conferma la donna.

Per quanto riguarda l'altra candidata, 20 Minuten non è riuscita a rintracciarla. Stando a un vicino di casa si troverebbe attualmente in ospedale. La possibilità che pure lei sia ignara della cosa, quindi, sussiste.

La Cancelleria dello Stato di Basilea, che deve occuparsi delle pratiche di candidatura, si è attivata dopo l'interessamento dei media. «È chiaro che i candidati devono apporre la loro filma sulla richiesta», conferma il vicepresidente Marco Greiner.

Weber, contattato da 20 Minuten, non si è reso disponibile per un commento fino al momento di andare in stampa. Il 56enne non è nuovo a falsificazioni elettorali e ha una serie di precedenti che risalgono al 1991. Nel 1994 era stato bandito dal concorrere a cariche politiche e nel 2014 era stato condannato per frode elettorale multipla.

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