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SVIZZERAMiliardo di coesione, ancora due divergenze tra le Camere

12.06.19 - 09:18
Il Consiglio degli Stati ha deciso di non innalzare i crediti destinati alla migrazione e di non voler legare il dossier al programma Erasmus+. La parola torna quindi al Nazionale
Miliardo di coesione, ancora due divergenze tra le Camere
Il Consiglio degli Stati ha deciso di non innalzare i crediti destinati alla migrazione e di non voler legare il dossier al programma Erasmus+. La parola torna quindi al Nazionale

BERNA - Il Consiglio degli Stati ha mantenuto ancora due divergenze col Nazionale in merito al miliardo di coesione destinato all'Ue. Tacitamente, ha deciso oggi di non innalzare i crediti destinati alla migrazione e di non voler legare il dossier al programma Erasmus+ riguardante la mobilità degli studenti nell'area Ue.

Il Contributo di coesione all'Ue, diluito su dieci anni, prevede 1,047 miliardi destinati alla riduzione delle disparità economiche e sociali nell'Europa allargata e 190 milioni per il finanziamento delle misure migratorie di quegli Stati, coma la Grecia e l'Italia, alle prese con questo fenomeno.

Il Nazionale vuole raddoppiare a 380 milioni quest'ultima somma, riducendo nel contempo il finanziamento ai Paesi dell'Est. La commissione preparatoria, per bocca del suo presidente Filippo Lombardi (PPD/TI), ha risposto picche, sostenendo che tale contributo è eccessivo e che si rischia di non sapere come utilizzarlo.

Quanto al legame tra questo credito e Erasmus+, Lombardi ha sostenuto come tale richiesta del Nazionale non abbia nulla a che vedere con l'oggetto in discussione.

Entrambe le camere sono però d'accordo su un punto: la Svizzera si assumerà degli obblighi sulla base di questo credito solo se l'Ue non adotterà misure discriminatorie nei suoi confronti.

Lombardi ha citato il mancato riconoscimento dell'equivalenza della Borsa svizzera da parte di Bruxelles, su cui l'Ue dovrà decidere ancora in giugno. A questo aspetto si potrebbe aggiungere, ha detto il "senatore" ticinese, la lentezza con cui viene adeguato dalla controparte l'accordo sugli ostacoli tecnici al commercio o il fatto che la Svizzera figuri sempre sulla lista grigia dei Paesi poco cooperativi in materia fiscale, nonostante il 19 di maggio il popolo abbia eliminato i regimi impositivi privilegiati concessi ad alcune multinazionali estere con sede in Svizzera.

Il dossier ritorna alla Camera del popolo.

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COMMENTI
 

Maxy70 4 anni fa su tio
E in cambio del miliardo di "coesione" (estorsione?), rimaniamo nella lista grigia! Di questo passo, stiamo diventando un baliaggio della UE. Una volta almeno contro i balivi c'era Guglielmo Tell con la sua balestra! Oggi non c'é più nessuno!

klich69 4 anni fa su tio
POLSO FORTE E SICURO CONTRO LA MAFIA ue BISOGNA RINEGOZIARE MA CON IL PROSSIMO MANDATO QUESTO SBRONZO DI juncker HA FINITO.
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