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Secondo il direttore generale di Naef Prestige, Etienne Nagy, sono le grandi metropoli ad approfittare dell'afflusso di clienti britannici
GINEVRA - La Brexit non dovrebbe avere particolari impatti sul mercato immobiliare in Svizzera, stima il direttore generale di Naef Prestige, Etienne Nagy. Lo specialista degli immobili di lusso sull'Arco lemanico constata invece già i primi effetti in grandi città come Parigi e Berlino.
Sono le grandi metropoli ad approfittare dell'afflusso di clienti britannici, ha dichiarato oggi a Ginevra Nagy all'agenzia AWP, a margine della presentazione del "Wealth Report" di Knight Frank, diffuso in collaborazione con Naef Prestige.
I vincoli in materia di domicilio rendono infatti l'accesso al mercato elvetico più difficile, ha spiegato Nagy.
Un recente studio di Coldwell Banker France & Monaco, sempre per quel che riguarda gli immobili di lusso, conferma che i britannici hanno preso di mira altri mercati. Per l'effetto Brexit «un flusso costante ma moderato di acquirenti residenti a Londra, principalmente famiglie, visita appartamenti fra i 150 e i 300 metri quadrati nei quartieri residenziali di Parigi».
La capitale francese, così come Berlino, registra di conseguenza un rapido aumento dei prezzi per gli immobili di alta gamma, un fenomeno che invece non si registra in Svizzera.
