Non ci sono indizi di cittadini elvetici coinvolti nell'attentato, ha indicato il Dipartimento degli affari esteri
BERNA - Il presidente della Confederazione Ueli Maurer ha manifestato le proprie condoglianze su Twitter ai parenti delle vittime degli attentati in Nuova Zelanda dicendosi scioccato. In precedenza anche i presidenti delle Camere federali avevano espresso un pensiero solidale e invocato la fine dell'odio religioso.
«Tutti i miei pensieri e la mia simpatia vanno alle vittime, alle loro famiglie e alla popolazione della Nuova Zelanda», ha twittato Maurer, definendo scioccanti gli attacchi a persone in preghiera. La Svizzera condanna tutti gli atti terroristici, ha sottolineato.
Stamani i presidenti del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati, la ticinese Marina Carobbio (PS) e il vallesano Jean-René Fournier (PPD), si sono pure detti «scioccati» per gli attentati odierni in due moschee di Christchurch.
"Stop a odio e violenza contro le religioni", hanno indicato in un tweet odierno del parlamento elvetico (@ParlCH). La presidente della Camera del popolo e il presidente di quella dei Cantoni hanno espresso il loro sostegno alle famiglie toccate e alla Nuova Zelanda.
Al momento il bilancio delle vittime è salito a 49, mentre i feriti sono 48. Non ci sono indizi di cittadini elvetici coinvolti nell'attentato, ha indicato il Dipartimento federale degli affari esteri all'agenzia Keystone-ATS. L'ambasciata svizzera a Wellington è in contatto con le autorità locali.