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SVIZZERAIl Salmo svizzero non deve essere fissato nella legge

12.03.19 - 14:10
Il Consiglio nazionale ha affossato un'iniziativa parlamentare. Il Governo ha inoltre assicurato «che non deciderà autonomamente e consulterà le Camere in merito a un nuovo inno»
Keystone - foto d'archivio
Il Salmo svizzero non deve essere fissato nella legge
Il Consiglio nazionale ha affossato un'iniziativa parlamentare. Il Governo ha inoltre assicurato «che non deciderà autonomamente e consulterà le Camere in merito a un nuovo inno»

BERNA  - Non è necessario ancorare nella legge il "Salmo svizzero" di Alberich Zwyssig e Camillo Valsangiacomo come inno nazionale. Ne è convinto il eConsiglio nazional, che - con 97 voti contro 85 e 3 astenuti - oggi ha affossato un'iniziativa parlamentare del "senatore" Thomas Minder (indipendente/SH).

Secondo l'autore del testo, un inno nazionale non deve essere deciso dall'alto, ma deve diffondersi spontaneamente e radicarsi nel popolo. Inoltre, per Minder, esso deve anche essere regolamentato. La decisione finale e la legittimazione dell'inno, a suo avviso, dovrebbero spettare all'Assemblea federale e - tramite referendum facoltativo - ai cittadini con diritto di voto.

La maggioranza della Camera del popolo è stata di tutt'altro avviso. Non occorre prendere misure in merito, ha sottolineato Isabelle Chevalley (Verdi liberali/VD) a nome della commissione, precisando come attualmente sia il Governo ad avere tale competenza. Il "Salmo svizzero" è infatti divenuto l'inno della Confederazione in seguito alla dichiarazione ufficiale del Consiglio federale del primo aprile 1981.

Il Governo ha inoltre assicurato «che non deciderà autonomamente e consulterà le Camere in merito a un nuovo inno», ha aggiunto Chevalley.

Una minoranza, guidata da Diana Gutjahr (UDC/TG) ha chiesto invano al plenum di dare seguito alla richiesta di Minder. La democentrista turgoviese ha sottolineato «l'impatto identitario di beni di primaria importanza come la bandiera rossocrociata e l'inno nazionale e vuole risolvere l'attuale incertezza in merito alla relativa competenza decisionale». Ma la maggioranza non 

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