Cerca e trova immobili

SVIZZERAMulte all'estero, un nuovo modello per le deduzioni

16.01.19 - 10:28
La Commissione dell'economia e dei tributi degli Stati propone che siano deducibili solo se violano la nozione di ordine pubblico svizzero o se la condotta punita poggia sulla buona fede
Tipress
Foto d'archivio
Foto d'archivio
Multe all'estero, un nuovo modello per le deduzioni
La Commissione dell'economia e dei tributi degli Stati propone che siano deducibili solo se violano la nozione di ordine pubblico svizzero o se la condotta punita poggia sulla buona fede

BERNA - Le multe inflitte all'estero potranno essere dedotte fiscalmente soltanto se la sanzione viola la nozione di ordine pubblico svizzero o se la condotta punita poggia sulla buona fede. È quanto suggerisce, all'unanimità, la Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) a proposito di questo dossier, che si trascina da un paio d'anni.

Le Camere federali stanno da tempo discutendo se, e a quali condizioni, le multe e le sanzioni pecuniarie inflitte all'estero possono essere deducibili fiscalmente dalle imprese interessate, ricorda un comunicato odierno dei Servizi del Parlamento. Il Consiglio degli Stati, lo scorso marzo, si è detto contrario, mentre a settembre il Nazionale ha ammesso tale possibilità, pur fissando determinate condizioni.

La CET-S propone ora un'ulteriore variante, a suo avviso compatibile con il senso di equità, che si spinge un po' meno lontano di quanto deciso dalla Camera bassa. A beneficiare di uno sgravio fiscale sarebbero in questo modo solo le società elvetiche che hanno intrapreso "tutto quanto si possa ragionevolmente pretendere per tenere un comportamento corretto", si legge nella nota.

Durante i dibattiti parlamentari non sono mancate le polemiche sul tema, legato alle vicissitudini delle banche svizzere pesantemente punite negli anni passati dalle autorità americane per aver violato il diritto statunitense. Per non penalizzare eccessivamente la piazza economica, il Nazionale ha deciso che le detrazioni dovrebbero essere consentite anche in futuro.

Questo però solo in alcuni casi: se violano l'ordine pubblico svizzero, se puniscono un atto che non sarebbe sanzionabile nella Confederazione oppure se oltrepassano il massimo previsto dal diritto elvetico per il reato in questione. Secondo PLR e UDC, sostenitori di tale proposta, bisogna infatti tenere conto del fatto che certe sanzioni inflitte all'estero possono contenere elementi arbitrari, motivati per esempio da ragioni politiche. Dal canto suo, il campo rosso-verde e il PPD si sono opposti, criticando, tra le altre cose, uno sconto sulla multa per chi commette comportamenti illeciti.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE