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SVIZZERACosti ambulatoriali, i Cantoni sono chiamati alla cassa

20.04.18 - 16:37
È quanto prevede un progetto della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale
Keystone
Costi ambulatoriali, i Cantoni sono chiamati alla cassa
È quanto prevede un progetto della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale

BERNA - I Cantoni dovrebbero in futuro mettere mano al portafoglio per coprire i costi ambulatoriali. È quanto prevede un progetto della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N), frutto di un'iniziativa parlamentare di Ruth Humbel (PPD/AG), inviato in consultazione. Scopo dell'esercizio: limitare i costi e agevolare il coordinamento tra attori della sanità.

Con la sua iniziativa, Humbel mira all'introduzione di un sistema di finanziamento monistico nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie.

Al momento, se dopo un semplice intervento chirurgico un paziente rimane ancora una notte in ospedale il Cantone paga almeno il 55% del trattamento e la cassa malati al massimo il 45%. Se lo stesso intervento viene eseguito ambulatorialmente, i costi sono completamente a carico della cassa malati e dunque degli assicurati, precisa una nota odierna dei servizi parlamentari.

Col progetto della CSSS-N, in futuro il Cantone dovrà assumere una quota fissa per i propri abitanti, a prescindere che il trattamento sia dispensato nell'ambito di una degenza o ambulatorialmente. Gli assicuratori dovranno rimborsare tutti i trattamenti ambulatoriali e stazionari.

I Cantoni dovrebbero fornire un contributo di almeno il 25,5% dei costi che rimangono loro dopo deduzione della franchigia e della partecipazione ai costi degli assicurati. Questa aliquota percentuale, che sulla media degli anni dal 2012 al 2015 sarebbe stata pari a circa 7,5 miliardi di franchi, deve venir fissata in modo tale che il passaggio al finanziamento unitario sia complessivamente neutrale a livello dei costi per i Cantoni e gli assicuratori.

Col progetto la CSSS-N persegue tre obiettivi: in primo luogo promuovere il trasferimento dal settore stazionario a quello ambulatoriale, laddove risulti sensato sotto il profilo medico. Poiché, solitamente, i trattamenti ambulatoriali sono più economici, si pone un freno all'aumento dei costi nel complesso. Diventa più interessante anche un'assistenza medica coordinata che evita le degenze ospedaliere grazie a trattamenti ambulatoriali tempestivi.

In secondo luogo occorre stabilizzare le quote dei costi delle cure assicurate obbligatoriamente (escluse quelle di lunga durata) finanziate dai premi e quelle finanziate dalle imposte e in terzo luogo promuovere una tariffazione adeguata.

Una minoranza non vuole entrare in materia sul progetto, poiché giudica che crei nuovi incentivi sbagliati e obblighi i Cantoni a cofinanziare prestazioni fornite ambulatorialmente senza che possano gestire il settore ambulatoriale e controllare le fatture.

Un'altra minoranza vuole assegnare i fondi cantonali agli assicuratori non in virtù dei costi generati, bensì quale importo forfettario per ogni assicurato; assieme alla compensazione dei rischi ciò farebbe sì che gli assicuratori sarebbero maggiormente stimolati a impegnarsi per un'assistenza medica efficace.
 
 

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
Il problema é la popolazione elvetica e anche la popolazione ticinese che manco sa cosa ne studiano per portarti via soldi strategie controllate e approvate a berna. Il problema sta in quel di berna perché là "lavorano?" personaggi politici molto ambigui che firmano contratti con i manager delle casse malati che poi qualche manager é poi il medesimo parlamentare del c.......

Tato50 5 anni fa su tio
Ma scusate; i Cantoni pagano già il 55% per la degenza ospedaliera e adesso gli si vuole affibbiare anche il 25% per le cure ambulatoriali? Ma le Casse Malati che cavolo ci stanno a fare se non si assumono TUTTE le spese ? Quindi paghiamo un premio per essere risarciti parzialmente e le imposte per la rimanenza ? Poi ci fregano 500 milioni perché i ticinesi sono "spendaccioni" ma viene fuori che le riserve delle varie CM in Ticino erano il triplo del minimo che dovrebbero avere. 500 milioni rubati al Ticino per riempire le riserve vuote in altri Cantoni e calmierarne pure i prezzi. Ah, ma ci hanno rimborsato quasi 200 milioni e tutti contenti; peccato che ne mancano altri 300 ;-((

tip75 5 anni fa su tio
ci manderanno a casa a morire pur di risparmiare sti pezzenti ladroni
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