Cerca e trova immobili

SVIZZERALe aziende devono rispettare i diritti umani

20.04.18 - 12:46
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N) è favorevole all'idea
Keystone
Le aziende devono rispettare i diritti umani
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N) è favorevole all'idea

BERNA - La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N) è favorevole all'idea (per 18 voti a 1) di opporre un controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Per imprese responsabili", che chiede alle società di rispettare i diritti umani e ambientali. Lo indica una nota odierna dei servizi parlamentari, in cui si precisa che tale passo della CAG-N dovrebbe indurre i fautori della modifica costituzionale a ritirare il loro testo.

L'iniziativa popolare, depositata il 10 ottobre 2016, chiede che le imprese che hanno la loro sede statutaria, l'amministrazione centrale o il centro d'attività principale in Svizzera debbano rispettare, sia nella Confederazione che all'estero, i diritti umani riconosciuti e le norme ambientali internazionali.

Secondo l'articolo costituzionale proposto, le imprese potranno inoltre essere chiamate a rispondere non soltanto dei propri atti, ma anche di quelli delle imprese che controllano economicamente senza parteciparvi sul piano operativo.

Il controprogetto indiretto, che prevede una revisione del diritto della società anonima, dovrebbe applicarsi alle grandi imprese e ai gruppi che, per due anni d'esercizio consecutivi, superano due dei seguenti valori: a) totale di bilancio pari a 40 milioni di franchi, b) giro d'affari pari a 80 milioni di franchi, c) 500 posti a tempo pieno in media annua.

La CAG-N desidera inoltre applicare l'obbligo di diligenza anche alle società la cui attività comporta un rischio particolarmente elevato di violazione delle disposizioni in materia di protezione dei diritti umani e dell'ambiente. Dovranno invece essere esentate le società la cui attività presenta un rischio particolarmente ridotto.

Oltre che alle S.A, secondo la commissione l'obbligo di diligenza dovrà essere analogamente applicabile alle società a garanzia limitata (Sagl), alle società cooperative e alle associazioni. Il controprogetto indiretto contiene inoltre una disposizione in materia di responsabilità che si rifà ai principi della responsabilità del padrone di azienda (art. 55 Codice della obbligazioni).

Circa la trasparenza nel settore delle materie prime, la Commissione si è espressa (16 voti a 7) a favore del disegno del Consiglio federale che prevede di obbligare le imprese attive in questo settore a pubblicare i pagamenti fatti a servizi statali.

Una minoranza vuole estendere la normativa sulla trasparenza al commercio di materie prime, un'altra minoranza propone invece di fare tabula rasa.

Le disposizioni decise dalla commissione in merito al controprogetto indiretto dipendono dall'approvazione, da parte della commissione, della revisione del diritto della società anonima nella votazione sul complesso.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE