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SVIZZERATerremoti, no a un'assicurazione nazionale

20.03.18 - 16:38
Lo ha deciso, anche se col solo voto preponderante del suo presidente, la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati
Keystone
Terremoti, no a un'assicurazione nazionale
Lo ha deciso, anche se col solo voto preponderante del suo presidente, la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati

BERNA - La Svizzera non deve dotarsi di un'assicurazione nazionale contro il rischio di terremoti. Lo ha deciso, anche se col solo voto preponderante del suo presidente, la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) che chiederà al plenum l'archiviazione di una mozione volta ad istituire un simile strumento.

Facendo propri i ragionamenti del Consiglio federale, la CAPTE-S sostiene che non vi sia una base legale sufficiente per istituire una simile assicurazione. Oltre a ciò, i Cantoni sono contrari. Una minoranza importante della CAPTE-S crede invece nella necessità di un'assicurazione nazionale contro il rischio sismico.

Nel frattempo, infatti, i Cantoni hanno deciso di non appoggiare l'idea di un concordato intercantonale sull'assicurazione obbligatoria contro i terremoti: la proposta - avanzata nel maggio 2017 dalla Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri (CG MPP) - si è conclusa con un nulla di fatto.

Secondo una maggioranza dei governi cantonali, già oggi è possibile assicurarsi privatamente contro i terremoti. Attualmente, tuttavia, solo il 10% degli edifici in Svizzera è coperto da una tale polizza. Per alcuni cantoni, inoltre, la forma del concordato non è soddisfacente: avrebbero preferito una soluzione basata su una legge federale.

Negli ultimi 20 anni tutti i tentativi di creare un'assicurazione nazionale contro i terremoti sono sempre falliti in Parlamento, l'ultimo in ordine di tempo un'iniziativa in tal senso del Cantone di Basilea Città, respinta dalle Camere nella sessione invernale del 2016.

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