Contrariamente al Nazionale, gli Stati vorrebbero destinare i soldi all’infrastruttura ferroviaria e all’abbattimento del debito
BERNA - Si profila una conferenza di conciliazione per eliminare le ultime divergenze in merito al preventivo 2018 della Confederazione. Oggi il Consiglio degli Stati ha infatti riaffermato la sua volontà di voler destinare parte dei soldi - 295 milioni - risparmiati dopo la bocciatura alle urne della Previdenza 2020 al Finanziamento per l'infrastruttura ferroviaria e il rimanente - 147 milioni - all'abbattimento del debito.
Dal canto suo, il Nazionale - a cui ritorna il dossier - ha sempre ribadito di voler attribuire tutti i 442 milioni all'AVS. Se domani la Camera del popolo confermerà la sua posizione si andrà in conciliazione.
Oggi i "senatori" hanno eliminato soltanto una divergenza con la Camera del popolo riguardante l'agricoltura: con 20 voti contro 19 e 2 astenuti, si sono allineati infatti al Nazionale decidendo di non sopprimere la sovvenzione di circa 3 milioni di franchi destinata all'assicurazione sulla qualità del latte.
Per il resto, il Consiglio degli Stati ha mantenuto tacitamente tutte le altre divergenze. Ha in particolare respinto le proposte del Nazionale di attribuire 25,6 milioni supplementari alla formazione professionale superiore e 1,94 milioni in più all'Amministrazione federale delle dogane per aumentare di 30 posti gli effettivi delle guardie di confine.
A differenza del Nazionale, i "senatori" si sono pronunciati contro un taglio di 41 milioni all'aiuto sociale per i richiedenti asilo, nonostante un probabile calo delle domande.
Rispetto alla Camera del popolo, quella dei cantoni vuole inoltre concedere un supplemento di 564'000 franchi all'Istituto universitario federale per la formazione professionale, nonché 300 mila franchi in più alla città federale di Berna quale aiuto culturale.
Il preventivo uscito dai dibattiti odierni degli Stati prevede un deficit di 41 milioni di franchi, mentre quello scaturito giovedì scorso dalle discussioni al Nazionale prevede un saldo negativo di 174 milioni.
La Camera del popolo riprenderà il dossier domani. Non è escluso che per dirimere le restanti divergenze alla fine sarà necessaria una conferenza di conciliazione: va ricordato che qualora non si riuscisse a trovare un accordo, passerà il preventivo più basso.