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BERNAViolenza sui funzionari, l'antidoto è la prevenzione

01.12.17 - 12:56
Il Consiglio federale ritiene necessaria l'implementazione di misure di protezione oltre all'inasprimento delle pene
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Violenza sui funzionari, l'antidoto è la prevenzione
Il Consiglio federale ritiene necessaria l'implementazione di misure di protezione oltre all'inasprimento delle pene

BERNA - Guardie di confine, agenti di polizia e operatori sociali sono solo alcune delle categorie oggetto di violenza, atti che si mantengono ad un alto livello da anni. Lo indica un rapporto adottato oggi dal Consiglio federale.

Nel condannare queste azioni, il Governo pensa che oltre all'inasprimento del diritto penale, sia necessario ricorrere all'adozione di misure di natura tecnico-edilizia e organizzativa, facendo ricorso ad esempio a dispositivi di protezione moderni o all'addestramento degli impiegati dello Stato al rapporto con persone problematiche.

Il Consiglio federale raccomanda quindi ai Cantoni, che sono chiamati a garantire la protezione dei propri impiegati, di istituire una gestione delle minacce e dei rischi sul modello di quella messa a punto nella Svizzera centrale. Questa soluzione consentirà di creare standard edilizi, tecnici e organizzativi uniformi per la protezione degli impiegati dello Stato.

Nel rapporto approvato oggi, l'Esecutivo giudica poi che oltre all'inasprimento del codice penale - leggi: reintroduzione della pena detentiva di breve durata - sia indispensabile agire a monte, ossia a livello di prevenzione, agendo anche sull'ambiente familiare e scolastico e svolgendo "un'attività mirata di relazioni pubbliche per educare al rispetto reciproco".

Dal rapporto risulta che nel periodo 2009-2016, i casi di violenza o minaccia contro le autorità e funzionari (art. 285 del Codice penale) registrati sono rimasti stabili oscillando tra i 2300 circa del 2010 ai quasi 3 mila del 2012. Circa le condanne, dal 2006 si è passati da poco più di 1200 a 1600 del 2016, con picchi oltre le 1800 nel 2012 e 2013.

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