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SVIZZERASommaruga attacca l’industria delle materie prime

12.11.17 - 09:45
Il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia minaccia nuove regolamentazioni. «Il loro impegno contro la corruzione è insufficiente»
Keystone
Sommaruga attacca l’industria delle materie prime
Il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia minaccia nuove regolamentazioni. «Il loro impegno contro la corruzione è insufficiente»

BERNA - La ministra di giustizia Simonetta Sommaruga attacca l'industria delle materie prime tirata in ballo dalle rivelazioni dei cosiddetti Paradise Papers. In un'intervista a Le Matin Dimanche e alla SonntagsZeitung, minaccia di mettere in atto una regolazione federale.

«Se l'economia non riesce a rispettare le proprie regole, ci sarà bisogno di prescrizioni statali», afferma la consigliera federale. Fino ad ora gli sforzi dell'industria estrattiva, in quello che concerne la corruzione o la sostenibilità «non sono veramente convincenti».

Una disposizione anticorruzione elaborata dal Consiglio federale è attualmente esaminata dal Parlamento. Obbligherebbe le imprese del settore a pubblicare i rispettivi pagamenti a governi o imprese pubbliche a partire da 100'000 franchi per esercizio, secondo il progetto di revisione del diritto della società anonima.

Una maggiore trasparenza che permetterebbe alla popolazione di conoscere le somme che il loro governo incassa grazie alle materie prime, illustra la consigliera federale. La trasparenza non è una panacea, ammette, «ma è un presupposto per dare una chance alla popolazione di far valore i propri diritti».

«Il progetto anticorruzione in Parlamento è un primo passo», precisa la ministra. Prende spunto da nuove direttive europee che obbligano il settore a pubblicare rapporti dettagliati. «Il Consiglio federale segue molto da vicino l'applicazione di queste nuove direttive», aggiunge.

La Svizzera si è fino ad ora affidata alla buona volontà delle imprese ad autoregolarsi. Ma le indagini legate ai Paradise Papers mettono la politica sotto pressione, sottolinea Sommaruga. La socialista mette in guardia contro il rischio importante di intaccare la reputazione svizzera. «Sarebbe nocivo per il nostro Paese trovarsi di nuovo sotto il fuoco delle critiche a causa di certe pratiche commerciali», ma è anche spiacevole dover negoziare sotto pressione da parte dell'estero.

La consigliera federale afferma di aver «letto con attenzione» le ricerche e le rivelazioni dei giornalisti nei Paradise Papers. «Sono rimasta sorpresa da quanto sia possibile mostrare nel dettaglio come vengono svolte alcune attività», dice Sommaruga.

Secondo la ministra non si tratta solo di morale, ma di leggi da rispettare. «La corruzione di funzionari stranieri è vietata», ricorda Sommaruga. Sono infrazioni penali in Svizzera e gli intermediari finanziari sono tenuti a segnalare tutte le transazioni sospette all'Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS).

«Oltre un quarto delle segnalazioni che sono state trasmesse alle autorità penali nel 2016 riguardavano sospetti di corruzione all'estero. Lo scorso anno sono stati 472 casi», secondo la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia. Una quota significativa riguardava il settore delle materie prime.

Alcuni paesi vogliono che questo obbligo di segnalazione non si limiti alle banche, ma si applichi anche alle aziende. Questo è anche l'obiettivo dell'iniziativa popolare per multinazionali responsabili, afferma la ministra. L'iniziativa si spinge troppo in là, ma vi è effettivamente necessità di agire in questo campo, aggiunge la ministra bernese.

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COMMENTI
 

shooter01 6 anni fa su tio
pubblichiamo anche quanto incassano le cosiddette associazioni umanitarie per i trasporto di "migranti", e facciamo guerra a questa vergogna, non all'industria delle materie prime

SosPettOso 6 anni fa su tio
Risposta a shooter01
Troppo difficile capire che i migranti (ed il magna magna che vi gira attorno) sono conseguenza del modo di agire dell'industria delle materie prime che corrompe i governi, inquina e distrugge tutto sul suo passaggio?

navy 6 anni fa su tio
TIO come mai censura mio post di un oretta fa?

occhiaperti 6 anni fa su tio
Risposta a navy
Personalmente mi spiace che non è stato pubblicato tuo opinione. Il motivo forse, è da trovare nel modo come è applicato e rispettato articolo 16 della nostra costituzione - ormai è il problema in generale con tutta la massmedia.

occhiaperti 6 anni fa su tio
Da quando un Ministro Svizzero ha il diritto di "fare guerra" ai altri. Sta mettendosi in guerra con il potere su questa pianeta e io, Svizzero AOC e dunque uno dei Sovrani, no lo permette ai nessun politico Svizzero di fare guerra ai qualc'un altro. È LA NOSTRA COSTITUZIONE CHE CI ORDINA LA NEUTRALITÀ, E COSI SIA NEL NOME DI DIO.

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Risposta a occhiaperti
Dimmi che sei un fake ti prego...

pontsort 6 anni fa su tio
Risposta a occhiaperti
Quindi per te non é un problema che quello che da noi non é permesso le aziende vanno liberamente altrove a farlo rovinando la vita a milioni di persone?

occhiaperti 6 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Io fake forse si ma la costituzione NO!

Danny50 6 anni fa su tio
Ma che stia zitta e si occupi dei suoi clandestini

occhiaperti 6 anni fa su tio
Risposta a Danny50
@Danny 50 CONCORDO 100000% CON TE

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Danny50 ha dimostrato ancora una volta di non capire come funziona il mondo. Danny, molto ingenuamente, pensa che i "suoi clandestini" non c'entrano niente con la corruzione dei governi esteri, che la povertà dei paesi da cui provengono i "falsi rifugiati" non ha niente a che fare con l'industria delle materie prime. Come mi piacerebbe vivere anche un solo giorno nel tuo mondo, dove non esistono complessità, dove i problemi si risolvono in mezza mattina con due ricerche su internet e un bel calcio nel sedere a chi se lo merita, dove esistono buoni e cattivi e infine, dove l'autoritarismo shakerato con una buona dose di nazionalismo ci renderebbe la nazione più forte e felice del mondo. Come ti invidio Danny

pontsort 6 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Molto meglio che si occupi di queste cose, piuttosto che di continuare ad accogliere tutti.

SosPettOso 6 anni fa su tio
Invece di "regole statali" che possono facilmente venir aggirate, c'è bisogno di "responsabilizzare" le aziende permettendo di denunciare nei tribunali svizzeri malversazioni, corruzione e abusi di ogni genere che avvengono all'estero per mano delle loro filiali, controllate, etc.. Oggi la Svizzera non permette di far questo e ipocritamente pretende che le malversazioni e/o abusi vengano denunciati nei paesi dove avvengono. Questi normalmente sono paesi deboli, instabili e corrotti dove non si può avere giustizia e qualora la si ottenesse, la casa madre 'vuota' la filiale in modo che non possa pagare alcun risarcimento.

tip75 6 anni fa su tio
ahahahha ma buongiorno,finalmente ci guardiamo dentro oppure è solo per far bella figura con l europa e il resto del mondo?
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