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SCIAFFUSA / TURGOVIASciaffusa e Turgovia contrastano gli attacchi al piano di studi "Lehrplan 21"

27.11.16 - 16:27
Sciaffusa e Turgovia contrastano gli attacchi al piano di studi "Lehrplan 21"

SCIAFFUSA - Sia il Canton Sciaffusa che Turgovia hanno respinto iniziative che volevano bloccare il "Lehrplan 21", il nuovo piano di studi per la Svizzera tedesca. Le bocciature rappresentano una battuta d'arresto per i contrari ad una seconda lingua straniera alle elementari.

A Sciaffusa un'iniziativa dell'UDC che chiedeva di sottoporre a votazione popolare tutte le modifiche agli orari scolastici ha raccolto il 68,5% di voti contrari. La partecipazione - nell'unico Cantone che prevede l'obbligo di voto - ha raggiunto il 63%.

Il "no" all'iniziativa significa che le decisioni sui piani della scuola dell'obbligo rimangono di competenza delle autorità scolastiche e che il "Lehrplan 21" sarà introdotto come previsto nell'estate 2018.

I promotori dell'iniziativa intitolata "Piani di studio davanti al popolo" criticavano in particolare l'insegnamento di due lingue straniere nel ciclo primario.

Anche il Canton Turgovia ha bocciato un'analoga iniziativa con il 75,3% di voti contrari. Qui la partecipazione ha raggiunto il 40,7%. L'iniziativa turgoviese chiedeva di sottoporre al parlamento e a referendum facoltativo tutte le modifiche ai piani di studio presentate a partire dal 2015.

Queste datsecisioni rimarranno in questo Cantone di competenza dell'esecutivo e il nuovo piano di studio potrà entrare in vigore come previsto dal prossimo anno scolastico.

Dietro all'iniziativa lanciata in Turgovia c'è stata anche una mozione approvata nel 2014 dal Gran Consiglio che chiedeva di posticipare l'insegnamento del francese al settimo anno di scuola. La decisione aveva provocato una levata di scudi in Romandia e anche un intervento del Consiglio federale, che lo scorso ottobre ha presentato le sue proposte di modifica alla legge sulle lingue.

In entrambi i Cantoni le autorità avevano messo in dubbio la possibilità che le iniziative potessero essere applicate. Decidere retroattivamente sull'applicazione del piano di studi, che è già stato approvato dalle istanze competenti, avrebbe infatti posto dei problemi.

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