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BASILEA CITTÀ/ARGOVIASi rinnovano governo e parlamento

16.10.16 - 09:08
L'appuntamento è per il 23 ottobre prossimo
Si rinnovano governo e parlamento
L'appuntamento è per il 23 ottobre prossimo

BASILEA - Argovia e Basilea Città rinnovano il 23 ottobre prossimo le cariche dell'esecutivo e del legislativo cantonali. In Argovia 14 candidati sono in lizza per conquistare i cinque seggi del Consiglio di Stato. A Basilea la destra vuole spodestare la maggioranza rosso-verde al governo dal 2005.

Due cose sembrano certe in Argovia: i partiti borghesi continueranno a dominare governo e parlamento e ci vorrà un secondo turno per completare l'esecutivo: otto donne e sei uomini ambiscono ad entrare nella stanza dei bottoni.

Tre consiglieri di Stato uscenti si ripresentano e hanno buone probabilità di essere rieletti. Sono Urs Hofmann (PS), che guida il Dipartimento di giustizia, Alex Hürzeler (UDC), responsabile della pubblica educazione, e Stephan Attiger (PLR) capo delle pubbliche costruzioni. Anche il granconsigliere Markus Dieth (PPD) dovrebbe riuscire a conquistare, forse al secondo turno, il seggio lasciato vacante dal responsabile delle finanze Roland Brogli (PPD).

Più difficile si prospetta il compito del Verde Robert Obrist, che cerca di salvaguardare il seggio occupato durante le ultime due legislature dalla collega di partito Susanne Hochuli. Anche perché i due principali partiti cantonali, l'UDC e il PS, ambiscono a conquistare questo seggio. L'UDC punta le sue carte sulla giudice distrettuale Franziska Roth e il PS sulla consigliera nazionale Yvonne Feri.

I partiti di centro propongono l'esponente del Gran Consiglio Maya Bally Frehner (PBD) e la collega Ruth Jo. Scheier (Verdi liberali).

Per quanto riguarda i 140 posti del Gran Consiglio la parte del leone dovrebbe farla ancora una volta l'UDC, che attualmente detiene 45 seggi, più degli altri due maggiori partiti (PS e PLR) messi insieme. Visti i risultati ottenuti alle ultime elezioni federali non è escluso che i partiti borghesi riescano a rafforzare le loro posizioni. Per la terza volta si presentano candidati del PBD e dei Verdi liberali. Alle recenti elezioni federali questi due partiti avevano conservato i loro seggi, ma era scesa la percentuale dei consensi. Complessivamente i candidati in lizza per il parlamento sono 1064 e le liste 105.

BS: la destra unita contro rosso-verdi - A Basilea Città, il campo borghese si presenta questa volta unito con quattro candidati per il Consiglio di Stato. L'obiettivo è di conquistare il seggio di Guy Morin (Verde), in governo dal 2005, che si ritira.

Invece si ripresentano cinque dei sette esponenti dell'attuale esecutivo. Sono i tre socialisti Eva Herzog, Hans-Peter Wessels e Christoph Brutschin, come pure il radicale Baschi Dürr e Lukas Engelberger (PPD). Oltre a Morin, attuale presidente del governo, non si ricandida il liberale Christoph Eymann.

Visto che finora sono falliti tutti i tentativi della destra di battere la maggioranza rosso-verde perché i borghesi erano divisi, questa volta PLR, Partito liberale LDP (a Basilea Città non vi è stata una fusione tra liberali e radicali), PPD e UDC hanno deciso di presentare una lista comune con quattro candidati. La sinistra ne presenta a sua volta cinque.

Le finanze del cantone godono ottima salute grazie in particolare alle imprese farmaceutiche e ciò riduce le possibilità di attacco da parte della destra contro la maggioranza di sinistra. I partiti borghesi cercano quindi di convincere l'elettorato che ci vuole un cambiamento, mentre la sinistra parla di un rischio inutile di virata a destra.

La destra punta le sue carte su Baschi Dürr (PLR/uscente), Lukas Engelberger (PPD/uscente), Lorenz Nägelin (UDC) e Conradin Cramer (LDP). Quest'ultimo sembra in grado di difendere il seggio lasciato libero dal collega di partito Christoph Eymann.

Oltre ai tre uscenti Herzog, Wessels e Brutschin, la sinistra manda in lizza Elisabeth Ackermann (Verde) e Heidi Mück (Basta!). La maggioranza dell'esecutivo dovrebbe dipendere dai risultati di Elisabeth Ackermann e Lorenz Nägelin. Non è escluso che vi sia un secondo turno.

Tre candidati (Elisabeth Ackermann, Baschi Dürr e Martina Bernasconi del Verdi liberali) ambiscono alla carica di capo del Dipartimento presidenziale creata nel 2009, un posto soprattutto rappresentativo. Per la prima volta, il presidente per quattro anni è scelto lo stesso giorno in cui si svolgono le elezioni del governo. Il grande favorito è Baschi Dürr.

Per il rinnovo del parlamento (100 seggi) sono in lizza 763 candidati, tra cui 89 uscenti, che si presentano in 14 liste. Attualmente la sinistra controlla 46 seggi e i partiti borghesi 52. Due deputati non appartengono a nessun gruppo.

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