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SVIZZERA«Agire a livello sociale per combattere l'estremismo violento »

08.04.16 - 12:37
Questo è uno dei perni del piano d'azione di politica estera che la Svizzera intende portare avanti per contribuire alla lotta mondiale contro il terrorismo
«Agire a livello sociale per combattere l'estremismo violento »
Questo è uno dei perni del piano d'azione di politica estera che la Svizzera intende portare avanti per contribuire alla lotta mondiale contro il terrorismo

GINEVRA - Un piano d'azione di politica estera per prevenire l'estremismo violento rafforzando in particolare la capacità di resistenza degli individui e delle comunità: così la Svizzera intende contribuire alla lotta contro il terrorismo. A presentare oggi il piano è stato il consigliere federale Didier Burkhalter in occasione della conferenza sul tema di due giorni organizzata dall'ONU e dalla Svizzera a Ginevra.

Il Piano è volto a sostenere gli Stati e le comunità affinché agiscano a livello sociale in modo da evitare che le persone si lascino convincere dalla propaganda violenta, di matrice politica o ideologica, o reclutare da estremisti, indica un comunicato odierno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Più concretamente, si tratta di far in modo che l'estremismo non trovi un terreno fertile, viene precisato aggiungendo che per agire sulle sue cause immediate e strutturali, è necessario un impegno a lungo termine nei contesti fragili segnati da conflitti e fenomeni di transizione.

Vari esempi mostrano l'impegno della Svizzera su questo fronte, indica la nota. La Confederazione sostiene un progetto in un quartiere periferico di Tunisi allo scopo di migliorare l'integrazione sociale e politica dei giovani, consentendo loro di partecipare alla politica locale. In questo modo si creano prospettive e quindi alternative alla violenza estremista.

Dal 2012, oltre 300 000 persone, soprattutto giovani, in 20 Paesi hanno seguito una formazione professionale. Secondo il messaggio del Consiglio federale sulla cooperazione internazionale 2017-2020, i mezzi finanziari impiegati a tale scopo dovranno essere aumentati del 50% rispetto al livello attuale. La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) - si legge nel comunicato del DFAE - partecipa in particolare a un progetto di formazione professionale in Honduras, che mira a migliorare l'integrazione nel mercato del lavoro dei giovani di quartieri segnati dalla violenza, proponendo loro un'alternativa alle bande e alle reti della criminalità organizzata e un modo per uscire dal circolo vizioso della violenza e della povertà.

Nell'ambito del Forum globale dell'antiterrorismo (GCTF), la Svizzera ha lanciato un processo che mira a elaborare standard e raccomandazioni internazionali in materia di giustizia penale minorile nella lotta al terrorismo. Il processo dovrebbe concludersi quest'anno con l'approvazione di un memorandum, al quale seguiranno programmi di cooperazione internazionale.

Nel quadro dell'attuazione del piano d'azione di politica estera, è prevista l'elaborazione di programmi e progetti concreti. Il settore privato ha un ruolo chiave da svolgere nello sviluppo di competenze e nella creazione di opportunità di lavoro. La Svizzera intende quindi collaborare più attivamente con le imprese e si impegna a potenziare il contributo dell'economia privata alle attività del Global Community Engagement and Resilience Fund (GCERF), istituito a Ginevra e sostenuto dalla Confederazione per i primi quattro anni con un importo di quattro milioni di franchi.

Intervenire a livello locale - La prevenzione dell'estremismo violento (Preventing Violent Extremism, PVE) - viene tuttavia sottolineato - richiede interventi a vari livelli. Localmente, comincia dalle strutture sociali, familiari ed educative, e coinvolge le comunità interessate. In Svizzera, i Cantoni e i Comuni, grazie al buon funzionamento delle loro strutture, svolgono un ruolo fondamentale in questo ambito. Si tratta quindi di sensibilizzare le strutture esistenti al fenomeno della radicalizzazioni jihadista, intensificare lo scambio di esperienze e conoscenze, e sfruttare le sinergie.

La prevenzione è un importante pilastro della Strategia della Svizzera per la lotta al terrorismo approvata dal Consiglio federale nel settembre del 2015. Oltre a un rafforzamento del dispositivo di lotta al terrorismo (segnatamente la collaborazione interdipartimentale), sono stati creati 86 nuovi posti di lavoro.

Nel corso della conferenza - presieduta oltre che da Burkhalter anche dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon - il Piano d'azione dell'ONU per la prevenzione dell'estremismo violento, presentato nel dicembre del 2015, è stato sostenuto dai rappresentanti di alto livello degli Stati presenti, che hanno sottolineato il ruolo centrale delle Nazioni Unite in questo ambito. In tale contesto, il ruolo dei giovani come attori di cambiamenti positivi è stato messo in evidenza.

I circa 700 rappresentanti di governo, di organizzazioni regionali e internazionali presenti hanno esposto possibili soluzioni concrete per prevenire l'estremismo violento. Le discussioni hanno toccato anche le cause del fenomeno e le priorità dei piani d'azione nazionali e regionali, in cui avrà particolare peso la promozione e la protezione dei diritti umani.

La società civile andrà inoltre considerata come partner importante e sostenuta. Non da ultimo, si è discusso del finanziamento di attività e progetti miranti alla prevenzione dell'estremismo violento.

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COMMENTI
 

mgk 7 anni fa su tio
Va be posto qui.Leggo sempre piu alta la tensione tra il bel(mah) paese el Egitto causa la morte del scassamaroni azzurro.Comunque se si arrivera a un conflitto ,e la storia insegna ,bastera un po di "pelo" x fermare le truppe dello stvale ..ahahahahah Cleopatra insegna ahahah

mgk 7 anni fa su tio
Avissimo avuto i grippen si poteva fare qualche sorvolo a Molenbech

elvetico 7 anni fa su tio
Eh già ! ma stia tranquilllo signor consigliere federale che il nobel per la pace a lei non glielo danno perchè è già destinato a Erdogan e alla Merkel :-))))))

MIM 7 anni fa su tio
Non so perché, ma ogni volta che leggo intervenire sulla bocca dei nostri conigli federali, leggo "pagare". Non sono capaci di fermare i teppisti dei centri sociali e guardano all'estero..

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
E dove sarebbero tutti questi ferribbili teppisti dei centri sociali?... A Lugano sono tranquilli tranquilli... Al massimo litigano con i polotti mandati a provocade...
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