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SVIZZERACaso Mörgeli, Riklin definitivamente condannata

23.03.16 - 18:56
La consigliera nazionale aveva comunicato informazioni a un giornalista a margine di una sessione delle Camere federali
Caso Mörgeli, Riklin definitivamente condannata
La consigliera nazionale aveva comunicato informazioni a un giornalista a margine di una sessione delle Camere federali

LOSANNA - La consigliera nazionale Kathy Riklin (PPD/ZH) è stata condannata in via definitiva dal Tribunale federale (TF) per violazione del segreto d'ufficio nell'ambito dell'annosa vicenda Mörgeli. Aveva comunicato informazioni a un giornalista a margine di una sessione delle Camere federali.

Le informazioni riservate riguardavano le conclusioni della perizia relativa alla qualità delle tesi in storia della medicina dirette da Christoph Mörgeli all'università di Zurigo. Il rapporto era stato ordinato nella primavera 2013, alcuni mesi dopo che l'alta scuola aveva licenziato Mörgeli, allora conservatore dell'Istituto di storia delle medicina e consigliere nazionale (UDC/ZH).

Alla fine di agosto 2013, i membri del Consiglio dell'università, tra cui la stessa Riklin, avevano ricevuto le prime informazioni sulla perizia. Un mese più tardi, rispondendo a un giornalista che l'aveva interpellata sugli sviluppi del "caso Mörgeli", la consigliera nazionale democristiana aveva rapidamente risposto.

Aveva dichiarato che un rapporto sarebbe stato reso pubblico nelle settimane seguenti e che "le cose non si presentavano molto bene per il signor Mörgeli". In seguito a queste divulgazioni il deputato dell'UDC aveva inoltrato denuncia penale contro la collega in parlamento. Nel maggio scorso il Tribunale cantonale bernese, in seconda istanza, aveva condannato la Riklin a dieci aliquote giornaliere da 380 franchi ciascuna con la condizionale per violazione del segreto d'ufficio.

Il TF ha confermato la sentenza della corte suprema bernese: a suo avviso l'obbligo del segreto d'ufficio infatti, di principio, concerne tutte le informazioni trasmesse a un membro di un'autorità o a un funzionario. Non è necessario che questo obbligo sia espressamente menzionato in una legge.

"Il fatto che abbia avuto conoscenza delle grandi linee della perizia quale membro del Consiglio dell'università e che abbia divulgato l'informazione in modo sconsiderato al giornalista basta, nel caso specifico, a giustificare la condanna per violazione del segreto d'ufficio", sottolinea un comunicato diffuso dal TF parallelamente alla pubblicazione della sentenza.

Riklin si dice delusa dalla decisione dei giudici di Losanna. Continua a essere convinta che con le sue affermazioni non abbia rivelato segreto alcuno, si legge in un suo comunicato diffuso oggi. La consigliera nazionale deplora pure che "considerazioni personali e politiche diverse conducano a battaglie giuridiche inutili". Ora intende voltare definitivamente pagina. Mörgeli, contattato dall'ats, non ha voluto esprimersi.

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