Quello per i crediti in contanti passerà dall’attuale 15% al 10%, mentre quello per gli anticipi su carta di credito al 12%
BERNA - Il tasso d'interesse massimo per i crediti al consumo sarà ridotto dal primo luglio 2016. Quello per i crediti in contanti diminuirà dall'attuale 15% al 10%, quello per gli anticipi su carta di credito al 12%. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale.
Questa soluzione rappresenta un giusto equilibrio tra le misure volte a prevenire l'indebitamento e gli interessi degli istituti di credito, ha spiegato in una conferenza stampa a Berna la consigliera federale Simonetta Sommaruga. La distinzione (12% e 10%) è dovuta al fatto che i crediti sotto forma di anticipo generano costi maggiori per i creditori rispetto ai crediti in contanti.
Il tasso di interesse massimo, fissato nella legge sul credito al consumo (LCC), è uno dei tre strumenti destinati a proteggere i consumatori e a evitare loro un indebitamento eccessivo. Gli altri due sono la sorveglianza statale dei prezzi e le disposizioni che regolano la lesione e l'usura.
La limitazione del tasso di interesse massimo riduce inoltre il rischio che gli istituti finanziari concedano con maggiore frequenza crediti rischiosi a causa dell'elevato margine di guadagno, ha precisato ancora Sommaruga.
Il governo aveva fissato il tasso di interesse massimo al 15% nel 2003. Da allora è rimasto invariato e l'ordinanza non è stata più adeguata. Nel determinare il tasso il Consiglio federale deve tener conto del tasso interesse della Banca nazionale svizzera determinante per i crediti al consumo.
Attualmente per i crediti in contanti tale tasso è del 10%. Per i crediti sotto forma di anticipo, ad esempio su carte di credito, è invece del 12%. In questo modo anche i debitori potranno trarre vantaggio dalla fase contingente di bassi tassi d'interesse.