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SVIZZERAProcedura agevolata di naturalizzazione per i giovani stranieri di terza generazione

21.01.15 - 12:23
Procedura agevolata di naturalizzazione per i giovani stranieri di terza generazione

BERNA - I giovani stranieri di terza generazione, ossia quelli nati e cresciuti in Svizzera, devono poter beneficiare di una procedura agevolata di naturalizzazione. È quanto ritiene il governo prendendo posizione in merito all'iniziativa parlamentare "La Svizzera deve riconoscere i propri figli" depositata nel 2008 dalla consigliera nazionale Ada Marra (PS/VD).

La relativa modifica della Legge sulla cittadinanza, elaborata dalla Commissioni delle istituzioni politiche del Nazionale (CIP-N), crea le basi legali per il disciplinamento uniforme delle agevolazioni previste per la naturalizzazione, che oggi divergono a seconda dei cantoni.

Gli stranieri di terza generazione non diventerebbero comunque automaticamente svizzeri. In questo senso la proposta della CIP-N si distanzia dal progetto della Confederazione del 2001, poi bocciato dalle urne nel settembre 2004 con il 51,6% di "no".

Per poter beneficiare della naturalizzazione agevolata i giovani candidati al passaporto rossocrociato dovranno essere integrati e titolari di un permesso di dimora o di domicilio. Inoltre, anche i loro genitori e i loro nonni dovranno avere legami stretti con il nostro Paese.

Concretamente, almeno un nonno deve aver beneficiato di un permesso di soggiorno e un genitore deve essere nato in Svizzera o esservi immigrato prima del 12esimo anno di età. Queste limitazioni non hanno tuttavia convinto l'UDC, che teme in futuro la concessione automatica della cittadinanza.

L'ultima parola sulla riforma spetterà comunque al popolo, visto che una modifica costituzionale è necessaria. Concretamente, si tratterà di aggiungere la nascita in Svizzera all'elenco dei criteri che danno accesso alla naturalizzazione agevolata, ossia filiazione, matrimonio e adozione.

Attualmente la legge non contempla alcuna agevolazione per i giovani stranieri, ad eccezione degli anni di permanenza in Svizzera tra i 10 e i 20 anni di età che contano il doppio. La revisione legislativa appena approvata dalle Camere non prevede grandi cambiamenti (gli anni che contano doppio sono quelli compresi tra gli 8 e i 18 e la durata minima del soggiorno deve essere di dieci anni).

I cantoni hanno però la facoltà di prevedere delle condizioni agevolate per gli stranieri di terza generazione. Con la riforma prevista, tale prerogativa diventerebbe di competenza della Confederazione. I cantoni che concedono facilitazioni potranno comunque continuare a farlo.

Ats

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