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SVIZZERAI tassi ipotecari continuano a stagnare: «Manca la concorrenza»

06.10.20 - 06:41
Ecco i risultati del Barometro ipoteche di Comparis per il terzo trimestre del 2020
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I tassi ipotecari continuano a stagnare: «Manca la concorrenza»
Ecco i risultati del Barometro ipoteche di Comparis per il terzo trimestre del 2020

ZURIGO - Tra luglio e settembre 2020, i tassi d’interesse ipotecari per le ipoteche a tasso fisso di dieci anni hanno oscillato in una fascia ristretta tra l’1,05 e l’1,12%. Il trend laterale del trimestre precedente continua: i tassi d'interesse ipotecari delle ipoteche di breve e media durata mostrano infatti un andamento simile. Nel mese di marzo la pandemia di coronavirus aveva fatto registrare una leggera pressione al rialzo, ma questa tendenza ha di nuovo invertito il suo corso. È quanto emerge dal Barometro ipoteche di Comparis per il terzo trimestre del 2020.

«Anche nei prossimi mesi i tassi ipotecari continueranno a stagnare a livelli minimi. Per assistere a un ulteriore calo significativo manca tra le altre cose la pressione della concorrenza» afferma l’esperto di finanze di Comparis Frédéric Papp. 

Le casse pensioni e le compagnie assicurative hanno ampliato le loro operazioni ipotecarie talvolta in modo aggressivo, causando uno scivolone dei tassi ipotecari. «Ora anche le banche propongono tassi d’interesse competitivi, simili a quelli offerti da casse pensioni e assicurazioni» osserva Papp. Secondo l’esperto, poi, casse pensioni e compagnie assicurative hanno placato almeno in parte il desiderio di allargare la propria attività ipotecaria. 

Fondi di risparmio allo 0% - La maggior parte delle banche finanzia le operazioni ipotecarie con i fondi di risparmio, che di solito hanno un tasso dello 0%. «Finché le banche non si decidono a trasferire i tassi negativi, i tassi ipotecari resteranno ancorati ai livelli attuali» spiega Papp. 

Secondo l’esperto, le banche vogliono evitare di penalizzare numerosi risparmiatori con tassi d'interessi negativi: la paura di una corsa agli sportelli è infatti ancora troppo grande.

Ipoteche: divario minimo nei tassi tra le diverse durate - Rispetto al trimestre precedente, i tassi di riferimento delle ipoteche a tasso fisso di breve, media e lunga durata sono calati leggermente, come mostra la tabella seguente. A fine settembre, la differenza tra le ipoteche di cinque e dieci anni era di 14 punti base. Un’ipoteca di cinque anni, invece, risulta solo leggermente più cara di un’ipoteca di due anni, ossia di soli 5 punti base.

I tassi di riferimento riflettono i valori medi. I dati di HypoPlus, mediatore ipotecario indipendente e servizio partner di Comparis, mostrano che chi è abile a trattare o lascia che qualcuno lo faccia a suo nome, ottiene tassi d'interesse ancora più bassi. Attualmente è possibile ottenere un’ipoteca di primo rango a tasso fisso di dieci anni a partire dallo 0,59%, mentre una di cinque anni allo 0,54%. Quest’ultima costa perciò quasi quanto un’ipoteca Saron o Libor. 

L'analisi - I dati dei tassi d'interesse del Barometro Ipoteche di Comparis si basano sui tassi d'interesse indicativi di oltre 50 istituti di credito che vengono aggiornati quotidianamente e pubblicati nella panoramica dei tassi. Dall’esperienza acquisita finora emerge che, nella maggior parte dei casi, i tassi d'interesse delle singole offerte ipotecarie sono inferiori ai tassi di riferimento ufficiali. Il prossimo Barometro Ipoteche sarà pubblicato all’inizio di gennaio 2021.

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