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SVIZZERAPossibile fusione con Julius Bär, EFG vola in borsa

13.12.19 - 10:40
Il titolo della società che ha acquisito BSI è arrivato a guadagnare il 6% in mattinata
Keystone (archivio)
Possibile fusione con Julius Bär, EFG vola in borsa
Il titolo della società che ha acquisito BSI è arrivato a guadagnare il 6% in mattinata

ZURIGO - EFG International vola in borsa sulla scia di voci che tornano a vedere il gruppo bancario zurighese in procinto di essere rilevato dal concorrente Julius Bär: il titolo della società che ha acquisito BSI è arrivato a guadagnare il 6% in mattinata. Anche i valori Julius Bär sono in progressione, fino al 3%.

A rilanciare la notizia di una possibile fusione è il portale online Inside Paradeplatz, che - senza precisare le sue fonti - parla di un incontro che si sarebbe tenuto due settimane or sono fra il Ceo di Julius Bär Philipp Rickenbacher e rappresentanti della famiglia greco-elvetica Latsis, uno dei due grandi azionisti di EFG con il oltre il 43% delle azioni (l'altro è la banca di investimento brasiliana Banco BTG Pactual con il 27%).

Obiettivo dell'abboccamento: valutare la vendita a Julius Bär. All'interno di quest'ultima lo scenario di un'acquisizione nelle prossime settimane - non più quest'anno, ma nel primo trimestre 2020 - verrebbe ritenuto possibile. Contattata dall'agenzia finanziaria Awp, Julius Bär ha però fatto sapere che non commenta voci di mercato. EFG non ha per contro ancora reagito.

Stando a Inside Paradeplatz Julius Bär si trova a dover far fronte a diversi difficili dossier ereditati dal passato e la nuova dirigenza ha quindi stretto i bulloni. Questo ha portato diversi consulenti con clientela ultra-ricca a prendere il largo. La banca però vuole crescere e un'acquisizione farebbe quindi al suo caso.

Lo scoglio principale sul fronte dell'operazione sarebbe rappresentato da un portafoglio di polizze assicurative vita acquisito da EFG 10 anni or sono. Come noto il settore bancario soffre per i bassi tassi di interesse e la scarsa attività della clientela. EFG International amministra patrimoni per 151 miliardi, Julius Bär per 412 milioni.

Fondata a Zurigo nel 1890, Julius Bär è quotata alla borsa svizzera dal 2005. Oggi è attiva esclusivamente nel private banking e si pubblicizza con lo slogan "grande abbastanza per essere forte e ciò nonostante sufficientemente piccola da prendere seriamente ogni cliente". È presente in 14 località svizzere, fra cui Lugano e St. Moritz, e ha anche numerose sedi all'estero.

Il gruppo nel 2018 ha pagato anche uno degli stipendi più alti in Svizzera: l'allora Ceo Bernhard Hodler nel 2018 ha guadagnato 6,2 milioni di franchi, cioè quasi 80 volte quanto percepisce uno svizzero medio. Fra le misure adottate dal successore Rickenbacher, in carica dal primo settembre, vi è stato il ridimensionamento della direzione generale: da gennaio passerà da 15 a 9 membri.

EFG International è stata fondata nel 1995 e dal 2005 è quotata alla borsa svizzera. Nel 2016 ha acquisito la BSI (ex Banca della Svizzera italiana), l'istituto luganese nato nel 1873 e travolto - attraverso la sua filiale di Singapore - dalla vicenda di corruzione del fondo sovrano della Malaysia 1MDB. Oggi EFG è presente in 40 località mondiali fra cui sette svizzere, comprese Lugano, Chiasso e Locarno.
 
 

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COMMENTI
 

Wunder-Baum 4 anni fa su tio
Che si faccia chiarezza. Ci sono persone con famiglie e perdere il lavoro o essere eventualmente trasferite altrove (fuori Ticino) non è una cosa che si programma dal giorno all'altro. Attualmente parlo del Ticino, perchè sicuramente sarà quello che avrà l'impatto maggiore davanti ad una tale eventualità.

pulp 4 anni fa su tio
Se davvero sarà fusione....Lugano perderà almeno altri 300 impieghi. Bel casott

skorpio 4 anni fa su tio
qui si parla di milioni... ma alla fine... a pagare saranno i semplici impiegati che saranno licenziati e solo per migliaia di franchi...non milioni....

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a skorpio
poco ma sicuro...
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