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SOLETTAIl fascino del fuoco: così il pompiere si tramuta in piromane

31.05.22 - 22:30
Il caso di Soletta e un fenomeno che «può anche essere statisticamente provato», secondo uno psichiatra forense
POLIZIA CANTONALE SOLETTA
Uno degli incendi che hanno colpito il canton Soletta nelle scorse settimane.
Uno degli incendi che hanno colpito il canton Soletta nelle scorse settimane.
Fonte 20min / Daniel Graf
Il fascino del fuoco: così il pompiere si tramuta in piromane
Il caso di Soletta e un fenomeno che «può anche essere statisticamente provato», secondo uno psichiatra forense

SOLETTA - L'arresto del presunto autore di una serie d'incendi ha fatto tirare un sospiro di sollievo alla popolazione del canton Soletta, specialmente a quella della regione di Kriegstetten. Venerdì è stata comunicata la carcerazione di un 33enne che, a quanto ha appreso 20 Minuten, sarebbe intervenuto sul luogo dei sinistri in qualità di pompiere.

«Può essere affascinante» - «Non sarebbe insolito» che colui che è deputato a spegnere le fiamme sia in realtà colui che le ha appiccate, afferma lo psichiatra forense lucernese Andreas Frei. «È un fenomeno relativamente noto e può anche essere statisticamente provato». Secondo Frei, «spegnere il proprio incendio può essere affascinante». Ciò non vuol dire, ovviamente, che tutti i pompieri abbiano questa ambivalenza. Si tratta di rari casi, rispetto ai quali «è difficile dire se si uniscano ai pompieri perché sono affascinati» dal fuoco o se sviluppino proprio in seguito all'arruolamento la fascinazione per le fiamme, diventando piromani.

Narcisisti o malati - Il fascino del fuoco, continua Frei, è sicuramente la causa scatenante per quei pompieri che hanno appiccato incendi. «Ma ci sono anche altre tipologie di piromani: ad esempio i classici truffatori assicurativi o piromani che vengono assunti da essi. Poi ci sono persone che sono frustrate dalle loro vite o hanno un'aggressività repressa». Queste tendono a essere più anziane, mentre tra i giovani «spesso giocano un ruolo la mancanza di attenzione o la malattia mentale». Si tratterebbe di soggetti che «si sentono perseguitati o minacciati e poi danno fuoco a cose specifiche, per ragioni precise che spesso solo loro conoscono». Una potente molla è quella del narcisismo: «A queste persone piace che tutti parlino di loro e delle loro azioni» osserva Frei. 

Le indagini - I piromani seriali vengono quasi sempre catturati, e spesso in tempo relativamente breve. Più a lungo restano in attività, maggiori sono le possibilità che commettano degli errori o lascino delle tracce. Accade talvolta che la volontà di far sapere di essere l'autore di un incendio porti questi individui a vantarsi pubblicamente. Inoltre «con i moderni metodi d'indagine è ora possibile garantire un numero estremamente elevato di tracce o, ad esempio, è possibile confrontare tra loro gli acceleranti di fuoco».

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