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BERNAI biker di Putin che rombano sulle strade svizzere

17.05.22 - 20:07
I Lupi della notte hanno ricevuto un riconoscimento da parte dell'ambasciata russa a Berna per il loro sostegno a Mosca
Reuters
Archivio, 2019
Archivio, 2019
I biker di Putin che rombano sulle strade svizzere
I Lupi della notte hanno ricevuto un riconoscimento da parte dell'ambasciata russa a Berna per il loro sostegno a Mosca

BASILEA - C'è stato un giorno della vittoria anche a Basilea. A celebrarlo i "Lupi della notte", un gruppo di motociclisti con la benedizione di Vladimir Putin e il sostegno ufficiale da parte dell'ambasciata russa a Berna. Ma chi sono questi tipi tosti che lo stesso capo del Cremlino considera suoi «amici»?

In origine, all'inizio degli anni Ottanta, erano un gruppo di Mosca che organizzava concerti rock non autorizzati. Con il tempo però il club di biker si è avvicinato sempre più a Putin. Tanto che il presidente ha partecipato ad alcuni raduni, come quello avvenuto in Crimea nel 2019. Il gruppo ha partecipato alla stessa annessione della regione in Russia e beneficiato di una donazione milionaria dalle casse del governo russo per costruire «un centro patriottico giovanile» a Sebastopoli nel 2015. Ha stretti legami con la chiesa ortodossa di Kirill e considera Stalin un eroe. Il capo dell'intera gang è Alexander Saldostanow.

I "Lupi della notte", sono presenti in diverse nazioni, ma non sono ben visti da tutte. Nel 2018 il presidente della Slovacchia considerava come rischio alla sicurezza nazionale del Paese la presenza dei motociclisti a Bratislava. Andando più indietro, nel 2015 la Germania ha annullato i visti Schengen di un gruppo per impedire loro di celebrare il giorno della vittoria a Berlino. Ed è proprio in questa occasione che i Lupi della notte si sono fatti notare a Basilea.

Come riporta Watson, lo scorso 9 maggio i Lupi della notte si sono recati al cimitero di Hörnli (Basilea), dove aveva luogo una commemorazione. La polizia ha impedito loro di partecipare, senza trovare resistenza. Arrivavano dai cantoni di Berna, Zurigo e Argovia. Il capo della sezione è un certo Artjom che su Facebook condivide video in cui sostiene che dei militari ucraini stiano maltrattando dei soldati russi. Svolge un ruolo di propaganda sui social.

Un ruolo che è stato riconosciuto sempre il nove maggio dall'Ambasciata russa a Berna, che ha decorato il gruppo di motociclisti con una medaglia d'onore. Il motto del gruppo: «Viva la Russia! Viva il presidente! Siamo la Russia in Svizzera! Né sì, né ma!».

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