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ZURIGO Trattamenti disumani, "Carlos" vince contro il Cantone

15.03.22 - 15:50
Riconosciuti solo mille franchi, rispetto ai 40 mila richiesti, dopo la causa intentata dal noto delinquente.
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Fonte ats
Trattamenti disumani, "Carlos" vince contro il Cantone
Riconosciuti solo mille franchi, rispetto ai 40 mila richiesti, dopo la causa intentata dal noto delinquente.
Le condizione di detenzione del 25enne - secondo il tribunale - erano, obiettivamente, chiaramente illegali

ZURIGO  - Il Tribunale distrettuale di Zurigo ha assegnato al noto delinquente conosciuto con il soprannome di "Carlos" una somma per riparazione morale di 1000 franchi nell'ambito di una causa intentata contro il Cantone. Si tratta di un importo ben inferiore ai 40'000 franchi richiesti dal giovane come risarcimento per il trattamento disumano subito nella prigione di Pfäffikon (ZH).

Le condizione di detenzione del 25enne - che ora preferisce farsi chiamare con il suo vero nome, "Brian" - erano, obiettivamente, chiaramente illegali nei loro effetti cumulativi e soprattutto in considerazione della durata di quasi tre settimane, scrive in una nota odierna il tribunale.

Secondo un'indagine amministrativa datata maggio 2017, "Carlos" è stato in isolamento nella struttura di Pfäffikon dal 6 al 26 gennaio di quell'anno. Era sempre incatenato alle caviglie, non poteva farsi la doccia e la porta della sua cella non veniva mai aperta, tranne che per trasferirlo altrove. Inoltre, indossava solamente un poncho, per diversi giorni era sprovvisto di materasso e spazzolino da denti e per nutrirsi aveva a disposizione solo panini.

Il Tribunale distrettuale aveva già stabilito in una sentenza del marzo 2021 che si era di fronte a un caso di trattamento disumano e degradante ai sensi dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. All'epoca, tuttavia, la corte ritenne che il giovane avesse presentato la sua richiesta di riparazione morale troppo tardi.

Tale decisione è però in seguito stata ribaltata in appello. Pertanto, il caso è tornato in primo grado, dove si è giunti nuovamente alla conclusione che, "nonostante il comportamento assolutamente eccezionale del ricorrente", si è verificata una violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, anche se il limite è stato di poco superato. Un ulteriore ricorso può essere presentato contro la sentenza.

"Carlos" ha problemi con la giustizia da quando aveva nove anni e ha alle spalle una lunga serie di condanne per reati violenti: in tutto più di 30, di cui due da maggiorenne. La vicenda più grave risale al 2011, quando accoltellò ripetutamente alla schiena un ragazzo, che riportò gravi ferite

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