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BERNARazziato un monumento funerario preistorico

08.03.22 - 11:25
Alcuni ignoti hanno scavato una fossa pensando di trovare un tesoro.
Servizio archeologico del Canton Berna
Fonte ats
Razziato un monumento funerario preistorico
Alcuni ignoti hanno scavato una fossa pensando di trovare un tesoro.
Già in passato il sito di Jolimont era stato vittima di vandalismi

BERNA - Ignoti hanno razziato un monumento funerario celtico sulla collina di Jolimont (BE), tra i laghi di Bienne e Neuchâtel. Le autorità, deplorando la perdita di un importante bene culturale, denunciano una pratica frequente.

Il sito di Jolimont comprende un totale di tre tombe, probabilmente risalenti all'età del bronzo e del ferro (dal 1500 al 500 a. C. circa), indica un comunicato odierno del Dipartimento cantonale bernese della pubblica educazione e della cultura.

I razziatori hanno scavato una fossa di due metri di profondità e 1,5 metri di larghezza in un tumulo, ossia un monticello di terra posto sopra le sepolture. Secondo il Servizio archeologico cantonale, citato nella nota, i vandali hanno probabilmente pensato che sotto il tumulo ci fosse una tomba riccamente dotata. Probabilmente non hanno trovato nulla perché il tumulo è già stato oggetto di uno scavo archeologico parziale nel 1847.

La cavità è stata scoperta per caso e segnalata alle autorità lo scorso mese di dicembre. Nel frattempo il Servizio archeologico ha documentato la distruzione del sito e ricoperto la fossa. La sepoltura ha subito danni «importanti».

La conoscenza della preistoria umana si deve a scavi condotti scientificamente, documentando attentamente gli strati e i reperti con misure, disegni e fotografie. Tutti questi dati forniscono informazioni, ad esempio, nella fattispecie, sul modo in cui la tomba è stata costruita o sulle usanze di sepoltura. Queste informazioni ora, con la distruzione del sito, sono andate definitivamente perse.

La nota ricorda che i siti archeologici rivestono dunque un interesse pubblico e sono protetti dalla legge. Ciò nonostante le depredazioni non sono così rare, soprattutto nelle rovine di castelli e fortificazioni. Il saccheggio e l'incuria sono le cause più comuni di danno ai siti archeologici, scrive il Dipartimento cantonale.

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