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VAUDTrecento certificati Covid falsi sotto la lente della polizia

28.12.21 - 14:30
Nel Canton Vaud sono in corso diverse inchieste su centinaia di persone che hanno emesso o utilizzato le attestazioni
Tamedia (immagine illustrativa)
Trecento certificati Covid falsi sotto la lente della polizia
Nel Canton Vaud sono in corso diverse inchieste su centinaia di persone che hanno emesso o utilizzato le attestazioni

LOSANNA - Certificati Covid originali emessi a pagamento per conto di amici o conoscenti non vaccinati e nemmeno testati. Nel Canton Vaud se n'era parlato per la prima volta all'inizio dello scorso mese di ottobre, quando era emerso un traffico di un centinaio di attestazioni false.

Ma la vicenda non è ancora chiusa. Come fanno sapere oggi le autorità vodesi, nel cantone sono attualmente in corso più inchieste su persone che hanno messo in circolazione o utilizzato certificati falsi. Si tratta, complessivamente, di diverse centinaia di persone e circa trecento attestazioni false.

La polizia vodese ricorda, pertanto, che l'emissione o l'utilizzo di tali certificati falsi può essere sanzionato con fino a cinque anni di carcere. Si arriva a sette anni e mezzo per chi agisce su larga scala. Anche per un caso meno grave, si rischia una sanzione di diecimila franchi.

Le inchieste si concentrano sulle piattaforme informatiche utilizzare per emettere i certificati, in quanto in questo modo è possibile risalire sia ai fornitori che ai beneficiari delle attestazioni.

Le autorità cantonali ribadiscono, infine, che utilizzando un certificato Covid falso si rischia anche di mettere a repentaglio la salute delle persone.

Il caso sangallese - Sempre sul fronte del traffico di attestazioni Covid false, di recente nel Canton San Gallo ne sono state annullate oltre ottomila. Si trattava di certificati che erano stati emessi illecitamente in cambio di grandi somme di denaro.

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