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ARGOVIANeonato morto in un incidente stradale: «Fu omicidio colposo»

09.02.21 - 18:19
Condannato a diciotto mesi sospesi il 38enne che nel 2019 in Argovia si trovava al volante dell'auto
POLCA AG
Nel 2016 l'imputato aveva avuto un colpo di sonno e aveva investito una donna che teneva in braccio un neonato di 24 giorni.
Nel 2016 l'imputato aveva avuto un colpo di sonno e aveva investito una donna che teneva in braccio un neonato di 24 giorni.
Fonte ATS
Neonato morto in un incidente stradale: «Fu omicidio colposo»
Condannato a diciotto mesi sospesi il 38enne che nel 2019 in Argovia si trovava al volante dell'auto

UNTERKULM - Un uomo di 38 anni è stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo per un incidente della strada avvenuto alla fine del 2019 a Dürrenäsch (AG) che provocò la morte di un neonato. L'automobilista, che nel frattempo si è trasferito in Francia, è stato condannato oggi dal tribunale distrettuale di Kulm (AG) a una pena detentiva di 18 mesi con la condizionale.

La Corte ha seguito fino in fondo la richiesta della pubblica accusa. L'uomo dovrà pagare anche una multa di 2'000 franchi e la sospensione condizionale sarà valida per un periodo di prova di tre anni. La sentenza non è ancora definitiva.

Neonato ferito a morte - Nel pomeriggio del 23 dicembre 2016, verso le 16:15, l'automobilista, colpito da un colpo di sonno, era finito con la sua vettura su un marciapiede del piccolo comune argoviese, investendo senza frenare una mamma che stava camminando con un bambino di un anno nel passeggino e il bebè di 24 giorni fra le braccia.

Il neonato fu trasportato in elicottero all'ospedale pediatrico, dove morì il giorno seguente. Anche la giovane madre e l'altro figlio riportarono ferite gravi.

L'uomo, che non aveva precedenti penali, viveva a Dürrenäsch al momento dell'incidente. In aula, ha raccontato di avere avuto un "blackout", di non ricordarsi nulla dell'accaduto e di essersi svegliato soltanto dopo l'incidente.

L'imputato aveva problemi di sonno a causa del suo lavoro a turni, ha sottolineato la pubblica accusa. Nessuno si addormenta al volante senza rendersene conto. Con il suo comportamento ha messo in pericolo anche la vita di altri due bambini a bordo della sua vettura.

La difesa si è battuta per il proscioglimento, sostenendo che non si può escludere che una malattia del suo cliente potesse aver causato l'incidente.

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