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GINEVRA / ZURIGOLa credevano annegata, l'hanno trovata che danneggiava delle moto

22.07.20 - 14:49
La polizia ginevrina aveva dispiegato grandi mezzi per trovare una donna data per dispersa nel canton Zurigo.
Keystone (archivio)
Fonte ats
La credevano annegata, l'hanno trovata che danneggiava delle moto
La polizia ginevrina aveva dispiegato grandi mezzi per trovare una donna data per dispersa nel canton Zurigo.
I costi saranno a carico della collettività: «Non possiamo incolparla per aver lasciato el sue cose sul bordo del lago.

GINEVRA - Da una settimana era data per dispersa nel canton Zurigo e da venerdì erano in corso ricerche nel lago a Ginevra, dopo che qualcuno l'aveva vista scomparire in acqua. La donna è stata fermata ieri sera nella città lemanica, dove ha gettato a terra alcune motociclette.

La quarantenne è stata arrestata ieri sera alle 21.00 nel quartiere di Pâquis. È stata consegnata alla procura ginevrina, che ha aperto un procedimento per danneggiamento, e in seguito sarà riportata a Zurigo, ha precisato il portavoce.

La donna, di cui era stata segnalata la scomparsa alla metà di luglio nel canton Zurigo, era stata vista fare il bagno venerdì pomeriggio ai bagni di Pâquis. Un testimone aveva dichiarato di avere visto un braccio alzato prima che scomparisse sott'acqua e poco dopo i suoi effetti personali, compresa la carta d'identità, sono stati ritrovati sul quai du Mont-Blanc.

Temendo un annegamento, la polizia ha dispiegato notevoli risorse per ritrovarla. Fino a lunedì sono stati impegnati mezzi della polizia lacuale, un elicottero della Rega ed anche dei servizi antincendio e di soccorso della città. Fino a sabato sera, le condizioni erano rese difficili dal forte vento e dalla forte corrente nell'acqua. Lunedì una pattuglia ha ispezionato anche le dighe di Seujet e di Verbois, sul fiume Rodano.

Per quanto riguarda i costi associati a questa operazione su larga scala, rimarranno a carico della collettività. «Non possiamo incolpare questa signora per aver lasciato le sue cose sul bordo del lago, così come non si può incolpare un testimone per aver indicato di aver visto qualcuno affogare», ha concluso il portavoce della polizia ginevrina Alexandre Brahier.

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