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SVIZZERA«Quella cocaina trovata fra le banane non sarebbe mai dovuta arrivare fino alle Coop»

21.06.20 - 22:00
140 kg sono comunque arrivate in diverse filiali, anche in Ticino. L'esperto: «È solo la punta dell'iceberg»
Archivio Keystone
Fonte 20 Minuten/Daniel Graf
«Quella cocaina trovata fra le banane non sarebbe mai dovuta arrivare fino alle Coop»
140 kg sono comunque arrivate in diverse filiali, anche in Ticino. L'esperto: «È solo la punta dell'iceberg»
A causare il disguido per i trafficanti, probabilmente, anche le misure doganali legate al coronavirus

ZURIGO - Nelle scatole di banane arrivate in diverse filiali Coop, anche in Ticino, c'era qualcosa di decisamente inatteso. Non stiamo parlando di particolari parassiti esotici, ma bensì di pacchetti di cocaina per un totale di 140 kg. La notizia, riportata anche qui su tio.ch, ha fatto discutere e sorridere in diversi. Ma come è potuto succedere? E perché?

20 Minuten ha provato a capirlo parlandone con Frank Zobel, vicedirettore di Sucht Schweiz, ed esperto del mercato della cocaina.

Signor Zobel, ci spieghi, come fanno 140 kg di coca a finire in una Coop in Svizzera?

La cocaina viene prodotta principalmente in Colombia, Bolivia e Perù. Viene poi imbarcata in Brasile o Venezuela grazie all'intercessione di funzionari corrotti dai cartelli della droga e viaggia in tutto il mondo.

In Europa i porti prediletti sono Anversa, Rotterdam e Amburgo. Che venga nascosta all'interno di confezioni di merce è una pratica ben nota, e chi la trasporta spesso e volentieri nemmeno lo sa. Solitamente viene recuperata prima dell'effettivo arrivo a destinazione della merce, ma in questo caso non è successo.

Come mai, secondo lei?

Quella cocaina di sicuro non sarebbe mai dovuta arrivare fino alle Coop, ci dev'essere una ragione valida: gli stupefacenti valevano diversi milioni di franchi svizzeri.

La mia idea è che gli spacciatori non siano riusciti ad arrivare in tempo. Non è semplice coordinare questo tipo di spostamenti internazionali, spesso i mercantili sono in viaggio per diverse settimane.

Non è escluso che a influire nel mancato ritiro possano essere state essere le nuove misure messe in atto alle dogane per l'emergenza coronavirus.

Quindi è una cosa che capita spesso?

Spesso no, però capita. È successo di recente in Germania e anche a Basilea. Se si pensa che ogni anno in Svizzera vengono consumate tra le 3,5 e le 4 tonnellate di cocaina... 140 kg non è che siano particolarmente importanti, sono solo la punta dell'iceberg.

Com'è che non la confiscano appena arriva al porto?

Perch nei grandi porti come quello di Rotterdam vengono processati migliaia di container ogni giorno, è semplicemente impossibile controllarli tutti. Quando il carico arriva a destinazione, si recupera la cocaina e il tutto viene risigillato. Poi passa ai corrieri che la spostano in quantita ridotte, da uno a due chili, via terra o aereo. In generale per le autorità è molto difficile riuscire a intercettarla quando è in movimento.

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