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«Oggi è un giorno nero per Soletta»

SOLETTA«Oggi è un giorno nero per Soletta»

26.11.18 - 13:31
Il sindaco ha espresso il cordoglio delle autorità alle sei vittime. L'intervento di 70 persone ha evitato che il bilancio fosse molto più pesante
Keystone
«Oggi è un giorno nero per Soletta»
Il sindaco ha espresso il cordoglio delle autorità alle sei vittime. L'intervento di 70 persone ha evitato che il bilancio fosse molto più pesante

SOLETTA - «Oggi è un giorno nero per Soletta». Kurt Fluri, sindaco della città, ha espresso - ai microfoni di Tele M1 - il cordoglio delle autorità per le sei vite spezzate nell’incendio di una palazzina sita in Wengistrasse, a due passi dal centro storico.  

Devastazione inimmaginabile - I muri esterni leggermente anneriti sopra le finestre e il tetto ancora integro (vedi foto e video): da fuori è quasi impossibile immaginare la devastazione che i pompieri si sono trovati davanti entrando nello stabile bruciato. «L’incendio è scoppiato nei piani inferiori e poi si è propagato dappertutto».

Inferno di fuoco - L’entrata della palazzina era un inferno di fuoco. Un inferno in cui hanno perso la vita sei persone. «Quando siamo arrivati qui - spiega Boris Anderegg, il comandante dei pompieri di Soletta all’Ats - il palazzo era totalmente avvolto dalle fiamme. Purtroppo delle persone sono decedute e tra le vittime ci sono anche dei bambini».

70 uomini coraggiosi - L’intervento in massa di pompieri, soccorritori e personale medico ha però evitato che il bilancio fosse molto più pesante: «Circa una settantina di uomini sono intervenuti per domare le fiamme e prestare aiuto. Diversi residenti sono feriti e si trovano attualmente in ospedale», precisa Anderegg. Altri, invece, sono usciti indenni dall’inferno, ma per diverso tempo non potranno rientrare a casa. «Queste persone - precisa il portavoce Andreas Mock - verranno sottoposte a controlli medici e avranno un trattamento psicologico in quanto sono particolarmente colpite dal profilo psicologico».

Vittime senza nome - Appurato il numero delle vittime, ora la polizia cantonale avrà il gravoso compito di stabilire la loro identità. «Ora il nostro obiettivo principale è dare un nome alle persone che hanno perso la vita nel rogo. Poi dovremo anche capire le cause dell’incendio». Cause che per ora, nonostante l’immediato intervento degli specialisti della scientifica, restano sconosciute.

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