Cerca e trova immobili

BASILEA CITTÀIncendio al porto: l'azienda dimezza le traversine

09.08.18 - 17:54
Da un totale di 5'000 tonnellate si passerà a un massimo di 2'500
lettore 20 Minuten
Incendio al porto: l'azienda dimezza le traversine
Da un totale di 5'000 tonnellate si passerà a un massimo di 2'500

BASILEA - Dopo il grosso incendio del 27 luglio scorso che ha distrutto un deposito di legname nel porto di Basilea, l'azienda proprietaria, la Rhenus Port Logistics, attiva nel settore della logistica, dovrà ridurre, a titolo preventivo, della metà le vecchie traversine ferroviarie stoccate: da un totale di 5'000 tonnellate si passerà a un massimo di 2'500 tonnellate.

La direzione del Porto renano, in collaborazione con le autorità dei cantoni di Basilea città e Basilea campagna, ha annunciato oggi che da settembre la società Rhenus Logistics potrà depositarvi soltanto 2'500 tonnellate di traversine. L'obiettivo è di evitare che un evento come quello del 27 luglio si riproduca.

Quel giorno le fiamme si erano propagate nella zona ovest del porto, nei pressi del triangolo di confine tra Svizzera, Germania e Francia. Il fumo aveva raggiunto i 30 metri di altezza. Ad andare a fuoco erano state appunto le numerose traversine depositate in uno spazio all'aria aperta.

I vigili del fuoco erano riusciti ad evitare che le fiamme si propagassero ulteriormente. Poco distante dal luogo del rogo vi sono infatti due sili in cui è anche immagazzinato del grano. Oltre ai pompieri renani erano entrati in azione anche quelli della vicina cittadina tedesca di Weil am Rhein. Sul posto anche la barca, raramente utilizzata, dei vigili del fuoco basilesi.

Potenzialmente cancerogene - Le autorità cantonali hanno pure proceduto ad analisi dei sedimenti del Reno, poiché l'acqua utilizzata per spegnere il fuoco si è riversata nel fiume. Ma non sono state trovate tracce di idrocarburi policiclici aromatici provenienti dalle vecchie traversine ferroviarie.

Le fiamme ne avevano distrutte circa 2000 tonnellate e altre 2000 tonnellate sono ormai inutilizzabili. I danni dell'incendio sono stimati in 7 milioni di franchi.

Dal 2001 non è più possibile utilizzare queste traversine, spesso impiegate in passato come recinti da giardino, poiché impregnate con olio di catrame e potenzialmente cancerogene. Queste devono essere bruciate in luoghi adatti.

Dal 1998 le FFS utilizzano traversine con un'impregnazione meno nociva, ma sui tratti ferroviari sono ancora presenti quelle vecchie, che hanno una durata di vita stimata a circa 25 anni. I materiali tossici saranno verosimilmente dunque ancora in circolazione fino al 2023.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE