Gli interni e il tetto della chiesa ginevrina sono andati quasi completamente distrutti: «L'80% dell'edificio è inutilizzabile»
GINEVRA - L'incendio scoppiato ieri attorno alle 15.45 nella chiesa cattolica del Sacro Cuore, nel centro di Ginevra, ha distrutto l'interno dell'edificio e il tetto. Solo le pareti e alcuni oggetti sono stati risparmiati dalle fiamme, ma anche dalle centinaia di migliaia di litri d'acqua che i pompieri hanno usato per domare il rogo.
Il giorno dopo, è già tempo di bilanci. Oltre alla conta dei danni, si cerca di salvare il salvabile: documenti vari, oggetti di culto, collezioni iconografiche o ancora abiti liturgici.
«La struttura esterna non presenta pericoli di cedimento», ha spiegato l’ingegnere civile incaricato di valutare i danni subiti dalla chiesa. L’interno però non se l’è cavata altrettanto bene, sia a causa delle fiamme che delle massicce quantità di acqua utilizzate durante le operazioni di spegnimento. «L’80% dell’edificio è pressoché inutilizzabile», ha confermato l’ingegnere. Solamente alcune zone collegate alla navata, tra le quali le sale per le riunioni, sono riuscite a scampare al fuoco subendo danni minori a causa del fumo.
Il team di emergenza è riuscito a estrarre oggetti il cui stato è molto diverso fra loro. Alcuni sono stati gravemente danneggiati, altri sono invece sono rimasti, miracolosamente verrebbe da dire, intatti.