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ZURIGO«Torna in Africa, africano di m....!», tre agenti di polizia alla sbarra

10.04.18 - 11:36
Un 36enne di origini kenyane si era rifiutato di consegnare i documenti sul tram. I tre lo avevano fatto scendere e lo avevano aggredito, sia fisicamente che verbalmente
Keystone
«Torna in Africa, africano di m....!», tre agenti di polizia alla sbarra
Un 36enne di origini kenyane si era rifiutato di consegnare i documenti sul tram. I tre lo avevano fatto scendere e lo avevano aggredito, sia fisicamente che verbalmente

ZURIGO - Tre agenti della polizia cittadina di Zurigo devono rispondere in tribunale di messa in pericolo della vita altrui nei confronti di un uomo di colore che nel 2009 fu sottoposto ad un controllo di persona. La pubblica accusa ha però espresso seri dubbi su questa versione dei fatti.

Il processo, che si celebra davanti al Tribunale distrettuale della città sulla Limmat e dovrebbe terminare domani, è in realtà la prosecuzione di un dibattimento sospeso nel novembre del 2016. La ripresa delle udienze è stata accompagnata da una manifestazione dell'Alleanza contro il profiling razziale (Allianz gegen Racial Profiling), i cui attivisti si sono riuniti davanti alla sede del tribunale ed hanno innalzato striscioni di protesta.

Il caso è molto controverso e viene giudicato a quasi nove anni dai fatti a causa di una lunga serie di ricorsi. L'accusatore privato, un uomo originario del Kenya che all'epoca aveva 36 anni, fu controllato mentre si trovava su un tram introno alla una di notte.

L'uomo si ritiene vittima di discriminazione per motivi razziali e sostiene di essere stato picchiato, ammanettato e insultato dai tre agenti "nonostante avessi detto loro che avevo da poco subito un intervento al cuore e che dovevo portare con me un defibrillatore".

L'accusatore sostiene inoltre che gli agenti lo fecero scendere dal tram, lo colpirono con diverse manganellate al torace e gli spruzzarono spray al pepe in faccia da breve distanza. Mentre era ammanettato e bloccato a terra e uno dei poliziotti avrebbe esclamato: «Torna in Africa, africano di m....!».

I tre poliziotti - due uomini e una donna - dicono invece di avere agito per legittima difesa e di essere stati a loro volta aggrediti dall'uomo di colore. Gli agenti sostengono peraltro di non essere stati a conoscenza dei suoi problemi di salute.

La procuratrice pubblica da parte sua ha chiesto oggi il proscioglimento per i tre accusati. Gli agenti non avrebbero agito in quel modo a causa del colore della pelle dell'uomo che li ha denunciati, ma si sarebbero limitati a fare il loro lavoro.

Quella notte gli agenti ricevettero un avviso relativo a «una persona di colore e in abiti eleganti» che era ricercata. La procuratrice ha inoltre ricordato che per due volte il Ministero pubblico ha provato a chiudere il caso con un decreto di non luogo a procedere, ma in entrambe le circostanze l'uomo ha presentato ricorsi che sono arrivati fino al Tribunale federale.

Contro l'accusatore degli agenti era stato a sua volta aperto un procedimento penale per violenza e minaccia contro le autorità e i funzionari. Procedimento - ha aggiunto la procuratrice - che era stato sospeso in attesa dell'esito del processo agli agenti e che dall'autunno 2016 è andato definitivamente in prescrizione.

Nel novembre di due anni fa il dibattimento era stato come detto sospeso, dopo che il rappresentante legale dell'accusatore aveva chiesto e ottenuto dal tribunale un inasprimento dei capi d'accusa contro i tre agenti. Il Ministero pubblico ha perciò dovuto completare l'atto d'accusa, sostituendo l'imputazione di lesioni semplici con la messa in pericolo della vita altrui. I tre agenti sono inoltre accusati di abuso d'ufficio.

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