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Le autorità: «Non si può interferire durante un controllo». La giovane però replica: «Mi hanno detto che stavo commettendo un reato»
NYON - Voleva offrire la colazione ad una persona sfortunata, ma non le è stato permesso. È avvenuto giovedì scorso a Nyon. «Sono passata davanti ad un senzatetto, visibilmente in difficoltà. Era un signore sulla sessantina. Io sono fortunata, ho tutto ciò che mi serve, e volevo fare una buona azione», ha raccontato a 20 Minutes la giovane, che ha quindi acquistato una brioche e un caffelatte caldo da offrire all’uomo. «Quando sono uscita dal negozio, c’erano alcuni agenti di polizia di fianco a lui. Ho tentato di passargli il bicchiere, ma me l’hanno impedito».
Presa alla sprovvista, la giovane ha chiesto spiegazioni. «Mi han detto che, siccome l’accattonaggio è vietato, potevo essere sanzionata per il mio gesto. E non si trattava nemmeno di soldi ma solo di una bevanda calda. Me la sono dovuta portare via».
Contattata, la polizia comunale ha spiegato che gli agenti stavano effettuando un controllo proprio in quel momento. «I civili non possono interferire durante un intervento di polizia», ha precisato il tenente Lacroix. «In caso contrario, avrebbe tranquillamente potuto donare quello che aveva acquistato. Se si tratta di donazioni, anche di contanti, non sono passibili di sanzioni. Il divieto riguarda espressamente l’atto di mendicare».
Informazioni che però non sono state fornite alla ragazza. «Se mi avessero detto chiaramente che si trattava di un controllo, mi sarei fatta da parte senza discussione. Invece mi hanno ripetuto che dovevo informarmi meglio e che consegnando a quell’uomo un caffè ed un croissant avrei commesso un reato».
*nome reale noto alla redazione
