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ZURIGOSquatter, criticato il responsabile della sicurezza

28.02.17 - 16:09
Circa 120 squatter impediscono l'ingresso alle autorità in un terreno nei quartieri di Altstetten e Albisrieden
Squatter, criticato il responsabile della sicurezza
Circa 120 squatter impediscono l'ingresso alle autorità in un terreno nei quartieri di Altstetten e Albisrieden

ZURIGO - Il responsabile della sicurezza della città di Zurigo Richard Wolff (Lista alternativa) viene aspramente criticato in relazione all'occupazione abusiva di un terreno da parte di circa 120 squatter non identificati che impediscono l'ingresso alle autorità. Un rapporto accusa lui e l'intero esecutivo di non intraprendere abbastanza per imporre una situazione conforme alla legge.

La "politica della tolleranza" del municipio ha permesso un inasprimento della situazione sul "Koch-Areal", un terreno nei quartieri di Altstetten e Albisrieden acquistato dalla Città a UBS nel 2013 con l'obiettivo di costruirvi appartamenti, spazi commerciali e un parco, scrive il prefetto incaricato della sorveglianza della polizia e dei pompieri comunali Mathis Kläntschi (Verdi) nel suo rapporto pubblicato oggi.

A Wolff viene rimproverato di «non aver adottato alcun tentativo degno di nota e di non essersi minimamente preoccupato di imporre il rispetto della legge». «A quanto pare - è scritto nel rapporto - sono stati violati principi fondamentali dell'intervento statale iscritti nella Costituzione», quali il principio della legalità, della parità di trattamento e il divieto dell'arbitrio.

Il responsabile delle finanze Daniel Leupi (Verdi), cui Wolff ha dovuto cedere il dossier in ottobre per motivi di parzialità, viene invece lodato per aver adottato misure per migliorare la situazione, in particolare per quanto riguarda le direttive in materia di sicurezza anti-incendio e fissando regole per i concerti e le manifestazioni organizzate sul terreno occupato. Da allora non si sono più avuti reclami da parte del vicinato.

Il prefetto esige ora che il municipio gli comunichi ogni mese per iscritto i progressi ottenuti. «Se si dovesse prospettare un fallimento delle misure 'dolci' bisognerà disporre lo sgombero», conclude Kläntschi.

In una nota il municipio afferma che il rapporto rafforza la volontà di risolvere con «circospezione» ma al contempo con «vigore» i problemi legati al Koch-Areal. L'esecutivo definisce però «inadeguato» il tono del documento.

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