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SVIZZERADetenzione a vita: in consultazione due anni di carcere in più

02.06.23 - 12:10
Si passerebbe alla libertà condizionale dopo 17 anni di detenzione, e non più 15.
Imago (archivio)
Fonte Ats
Detenzione a vita: in consultazione due anni di carcere in più
Si passerebbe alla libertà condizionale dopo 17 anni di detenzione, e non più 15.

BERNA - Occorre distinguere meglio la pena detentiva a vita da quella di 20 anni e dall'internamento. È quanto ritiene il Consiglio federale, che propone di esaminare la liberazione condizionale da una pena a vita dopo 17 anni. Oggi ha avviato la consultazione sulla relativa modifica del Codice penale (CP).

In un rapporto del novembre 2022 il Governo era giunto alla conclusione che non sussisteva alcuna necessità urgente di agire in questo ambito. Il documento illustrava però alcune possibilità di adeguarne la struttura, ricorda una nota dell'Esecutivo, che avanza le sue proposte traendo spunto da una mozione.

Due anni aggiuntivi - L'avamprogetto posto in consultazione prevede il prolungamento di due anni della parte di pena detentiva senza condizionale. La liberazione condizionale sarebbe pertanto esaminata per la prima volta dopo 17 anni e non più dopo 15, come finora.

Ciò permette di distinguerla meglio dalla pena di 20 anni, la cui parte senza condizionale dura poco più di 13 anni. Inoltre, l'avamprogetto intende abrogare la possibilità di una liberazione condizionale straordinaria per tutte le pene detentive, poiché priva di rilevanza pratica.

Secondo il diritto vigente è possibile condannare un autore contemporaneamente a una pena detentiva a vita e a un internamento. Dato che le pene sono eseguite sempre prima di quest'ultimo, nel caso di una detenzione a vita non si verifica mai il passaggio all'internamento, fa notare il Consiglio federale.

La liberazione condizionale da una pena detentiva a vita è possibile solo se vi è da attendersi che la persona supererà con successo il periodo di prova in libertà. In assenza di una previsione favorevole, prosegue l'esecuzione. Il Governo definisce questa situazione "urtante" poiché l'esecuzione di una pena detentiva è strutturata in modo diverso rispetto all'internamento: verte sulla risocializzazione, mentre l'internamento intende proteggere la popolazione da persone pericolose.

Per tenere meglio conto di questa differenza, il Consiglio federale propone pertanto di eseguire dapprima la pena detentiva a vita secondo le relative disposizioni e di applicare dopo 26 anni le regole per l'esecuzione dell'internamento.

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