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SVIZZERABoom dei campeggi, TCS pensa anche a espandersi all'estero

30.05.23 - 12:18
Gli obiettivi sono le regioni straniere di confine.
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Boom dei campeggi, TCS pensa anche a espandersi all'estero
Gli obiettivi sono le regioni straniere di confine.

BERNA - Confrontato con un boom della frequentazione dei campeggi alimentato anche dalle nuove abitudini nate con la pandemia il Touring Club Svizzero (TCS) vuole espandersi ulteriormente nel settore, magari anche sbarcando all'estero. «Gli obiettivi sono le regioni straniere di confine come la sponda nord del Lago di Costanza, la zona a sud di Brissago o la regione di Annecy - afferma Oliver Grützner, responsabile della divisione campeggi del TCS, in un'intervista all'agenzia Awp. «Questo sarebbe un complemento per noi ».

Nessuna domanda è comunque ancora stata presentata al consiglio di amministrazione, che deve approvare ogni nuova acquisizione di un campeggio. Inoltre non si punta a luoghi lontani: «Non rileveremo uno stabilimento nel sud della Spagna».

Il più grande operatore di campeggi del paese vuole ampliare anche la sua presenza in Svizzera. Sul suo sito internet il TCS si offre di rilevare altre strutture, ad esempio in caso di successione, riposizionamento, riorganizzazione o abbandono da parte dei precedenti proprietari. «Ogni mese riceviamo diverse richieste di acquisizione o gestione - afferma Grützner - Siamo aperti. Vogliamo rimanere leader di mercato e continuare a svilupparci. L'anno scorso abbiamo rilevato Flims, quest'anno La Tène sul lago di Neuchâtel».

Il TCS sta valutando circa 20 progetti e il consiglio di amministrazione ha già approvato tre nuovi campeggi, tutti in Ticino, che passeranno ora alla fase di realizzazione. Il campeggio di Olivone dovrebbe aprire l'anno prossimo, quello in Valle Verzasca nel 2025, dice Grützner. «E a Carona costruiremo un villaggio glamping con 25-30 alloggi vicino alla piscina. L'apertura è prevista per il 2026». Come noto glamping è l'abbreviazione di glamour camping, cioè campeggio di lusso. Un altro stabilimento verrà aggiunto nei Grigioni.

Tuttavia il TCS non vuole crescere a tutti i costi: «Ogni campeggio deve essere redditizio». Per questo motivo la società ha già rifiutato offerte di acquisizione e cede anche delle strutture. Nel settore c'è movimento: vi è un cambio generazionale dopo 50 o 60 anni, spiega l'esperto. «Anche il campeggio di La Tène, che abbiamo rilevato, è in fase di completa ristrutturazione e aprirà nel 2026 - dice Grützner - Il comune vuole che il sito venga utilizzato maggiormente per il turismo. Dovrebbe esserci un mix migliore». L'accesso al lago dovrebbe essere aperto al pubblico. Attualmente il luogo è quasi completamente occupato da oltre 170 inquilini permanenti: il numero di inquilini fissi sarà dimezzato e ci saranno più piazzole turistiche, dove gli inquilini cambiano continuamente. Inoltre, saranno costruiti circa 30 bungalow.

Presso il TCS gli affittuari fissi occupano il 25% delle piazzole, ma contribuiscono solo al 15% del fatturato. «Guadagno di più con le piazzole turistiche e il glamping che con un sito in affitto permanente», afferma Grützner. Inoltre le strutture devono anche essere ripensate perché quelle attuali sono state progettate negli anni Sessanta: quando oggi arrivano i grandi camper la situazione può diventare angusta.

Anche l'alimentazione elettrica sta raggiungendo i suoi limiti, perché i veicoli stanno diventando sempre più lussuosi. Quando fa freddo tutti accendono il riscaldamento, usano le macchine del caffè, vogliono caricare l'iPad, guardare la TV o collegare il frigorifero. Inoltre ci sono conducenti di Tesla che desiderano caricare le loro batterie.

L'anno scorso il TCS ha registrato circa 900'000 pernottamenti nei suoi campeggi. Il dato è inferiore dell'11% rispetto al record assoluto del 2021, quando è stato superato per la prima volta il milione di presenze, ma il 2022 è comunque il secondo miglior anno della storia, con un incremento del 43% rispetto all'ultimo anno pre-Covid, il 2019.

L'anno scorso il giro d'affari del segmento ha raggiunto i 35 milioni di franchi, più o meno lo stesso dell'anno record 2021. Uno sguardo al recente passato mostra il salto di qualità che il campeggio ha fatto negli ultimi anni. "Dodici anni or sono, con più campeggi, avevamo 15 milioni di fatturato con 400'000 pernottamenti", ricorda Grützner.

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