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SVIZZERAWeekend di Pentecoste: 130 interventi della Rega

30.05.23 - 09:42
Malattie acute, infortuni sportivi e incidenti stradali: l'attività degli elisoccorso è stata intensa
Foto Rega
Weekend di Pentecoste: 130 interventi della Rega
Malattie acute, infortuni sportivi e incidenti stradali: l'attività degli elisoccorso è stata intensa

ZURIGO - Centotrenta richieste di soccorso: è stato un lungo fine settimana di Pentecoste intenso per gli elisoccorso della Guardia aerea svizzera Rega. Gli equipaggi hanno prestato soccorso non solo a persone con malattie acute e a sportivi infortunatisi, ma anche a chi si è ferito dopo incidenti stradali. Diversi gli interventi anche al Sud delle Alpi, soprattutto per prestare aiuto a pazienti con malattie acute e per voli di trasferimento di pazienti dagli ospedali più piccoli ai centri ospedalieri.

Bloccati su terreni scoscesi - Fra gli interventi quello di sabato pomeriggio, quando l’equipaggio della base di Zweisimmen è intervenuto per prestare soccorso a due escursionisti vicino a Gsür (BE) che, a causa del terreno scosceso non potevano più proseguire. Sulla base delle informazioni fornite al momento dell’allarme, l’equipaggio mobilitato ha preso a bordo un soccorritore alpino del Club Alpino Svizzero (CAS). «I soccorritori del CAS sono sempre chiamati a rinforzare l’equipaggio della Rega quando, per un salvataggio, è necessaria un’esperienza nella tecnica del soccorso alpino. I due escursionisti sono stati trasportati in un punto d'atterraggio intermedio sicuro con il verricello. Non essendo feriti, sono stati in grado di scendere da soli» si legge in una nota.

Il salvataggio con il verricello nell’oscurità - Un’altra missione di salvataggio con il verricello ha avuto luogo domenica sera dopo il tramonto. L’equipaggio della base di Erstfeld è stato chiamato per soccorrere un’escursionista che era caduta e si era ferita mentre scendeva dalla vetta dell’Esel, nel massiccio del Pilatus (OW). «Le operazioni con il verricello al buio sono particolarmente impegnative perché per l’equipaggio è più difficile stimare le distanze e interpretare il terreno, elementi fondamentali per un simile intervento» spiegano dalla Rega.

Vicino al luogo dell’incidente c’era il cavo di una teleferica per il trasporto di materiale. «Questi ostacoli alla navigazione aerea rappresentano un grande pericolo - raccontano da Rega - perché possono causare danni e, nel peggiore dei casi, la caduta dell’elicottero». In soccorso arrivano le mappe digitali nel cockpit «che aiutano a navigare al buio. Mostrano anche funi e cavi a basse quote, che vengono inseriti nel sistema di navigazione dalla banca dati degli ostacoli della Rega. L’escursionista ferita ha potuto così ricevere cure mediche dall’equipaggio, essere recuperata con il verricello e trasportata infine all’ospedale».

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