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GUERRA IN UCRAINAMedicinali svizzeri in Russia: export da record

09.04.23 - 21:15
Le esportazioni sono diminuite solo leggermente. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dalla NZZ am Sonntag.
Depositphotos (JanPietruszka)
Fonte Ats
Medicinali svizzeri in Russia: export da record
Le esportazioni sono diminuite solo leggermente. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dalla NZZ am Sonntag.

BERNA - Dallo scoppio della guerra in Ucraina, nonostante le sanzioni imposte da Berna, le esportazioni svizzere verso la Russia sono diminuite solo leggermente. Per quanto riguarda i medicinali, il volume dell'export è addirittura aumentato raggiungendo livelli da record.

Sebbene il commercio tra le due nazioni abbia subito una battuta d'arresto in diversi settori chiave, come quello dell'orologeria o dei macchinari, la Svizzera continua a esportare prodotti farmaceutici verso la Russia in grande stile. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dalla NZZ am Sonntag.

Come noto, il commercio estero con la Russia è sottoposto a varie restrizioni, poiché la Confederazione si è schierata con l'Occidente imponendo a Mosca sanzioni a seguito dell'invasione ucraina. Per motivi umanitari, tuttavia, i medicamenti non sono sottoposti a queste sanzioni.

Il domenicale zurighese, che ha analizzato i dati pubblicati dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), ha sottolineato come gli export verso la Federazione Russia abbiano prodotto un valore pari a 2,9 miliardi di franchi nel periodo a cavallo tra marzo 2022 e febbraio 2023.

Una cifra inferiore ai 3,5 miliardi di franchi registrati nei 12 mesi precedenti, ma in termini di esportazioni verso la Russia, la Svizzera ha superato la soglia dei 2,9 miliardi solo tre volte negli ultimi anni, ha evidenziato il settimanale.

Dall'inizio dell'invasione, il fatturato conseguito dalle esportazioni di medicinali è aumentato del 40%, passando da 1,4 miliardi di franchi a circa due miliardi. Oggi, un terzo degli export elvetici in territorio russo è composto da prodotti farmaceutici.

La Confederazione beneficia di questa regolamentazione poiché l'industria farmaceutica rappresenta di gran lunga il suo settore di esportazione più importante: nel 2022, circa la metà dell'export è infatti stato generato dal comparto chimico-farmaceutico.

Secondo Novartis, citata dalla NZZ am Sonntag, «l'incremento delle vendite in Russia è dovuto a molti fattori, come ad esempio all'affluenza di pazienti che avevano rinviato le cure mediche a causa della pandemia».

«Un'altra causa - spiega la multinazionale - è l'accumulo di scorte sia da parte di pazienti che da parte degli ospedali russi, che hanno voluto anticipare una possibile penuria di medicinali a causa della guerra».

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COMMENTI
 

Swissraider 1 anno fa su tio
Mentre in Svizzera Santé Suisse denuncia una penuria di circa 1000 medicinali... A volte è difficile capire.

cle72 1 anno fa su tio
Solo la lingua italiana, può accompagnare solo 😂😅🤣

Tracy 1 anno fa su tio
È un enorme business. È probabile che una buona parte siano antivirali Covid acquistati in eccesso e non utilizzati per poi essere rivenduti in Russia prima della scadenza. Visto i prezzi di questi medicamenti conviene.

Who knows 1 anno fa su tio
Per questo c'è carenza di farmaci da noi?

Princi 1 anno fa su tio
peggio di pinocchio

Dex 1 anno fa su tio
Nel mentre della disinformazione c’è gente intelligente che si fa i soldi a scapito del cittadino medio. Tanto di cappello. Non sono ironico.

mali 1 anno fa su tio
che in italiano, o in qualsiasi altra lingua conosciuta, vorrebbe dire...?

dan007 1 anno fa su tio
Armi no medicinali si allora le fabbriche di armi devono rinunciare a coso sicuri introiti le medicine servono anche al fronte sono armi che curano ma sono armi lasciatemi senza

cle72 1 anno fa su tio
Risposta a dan007
Anche qui l'italiano è lasciato al caso. Sicuri di stare bene? 🤔🤣😅😂
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