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SVIZZERAL'acquisto di droni armati promette scintille

22.02.23 - 11:51
Il capo dell'esercito Thomas Süssli ha confermato che se ne sta discutendo, ma il dibattito si preannuncia infuocato
IMAGO
Parti di droni analizzati in Ucraina, dicembre 2022.
Parti di droni analizzati in Ucraina, dicembre 2022.
L'acquisto di droni armati promette scintille
Il capo dell'esercito Thomas Süssli ha confermato che se ne sta discutendo, ma il dibattito si preannuncia infuocato

BERNA - L'esercito svizzero starebbe valutando l'acquisto di droni da combattimento, come ad esempio quello iraniano Shahed-136, capace di colpire obbiettivi lontani centinaia di chilometri con precisione.

Lo ha dichiarato martedì il capo delle forze armate elvetiche Thomas Süssli, parlando dell’aggiornamento dell'arsenale bellico in un'intervista pubblicata dalle testate “CH Media”.

Dichiarazioni che sorprendono, come riportato in un approfondimento nelle sue pagine il Blick, anche poiché queste cozzano con quanto dichiarato la scorsa estate dal Dipartimento della Difesa (DDPS), che in risposta a una richiesta dell'UDC aveva affermato di non volerne sapere dell'acquisto di droni armati.

Tra l'efficacia e i dubbi
La Svizzera, quindi, li comprerà? Per ora non ci sono piani concreti, ma le dichiarazioni di Süssli aprono la strada a questa possibilità. Ciò che è chiaro è che proseguendo su questo sentiero il dibattito in Parlamento si preannuncia parecchio caldo. E un'anteprima c'è già stata lo scorso giugno, come aveva ai tempi sottolineato il domenicale NZZ Am Sonntag.

Mentre alcuni favorevoli come il liberale Matthias Jauslin avevano sottolineato «l'impatto elevato» che potrebbero avere questi droni, «senza mettere in pericolo la vita del pilota», i contrari - tra cui la socialista Priska Seiler Graf - si chiedevano invece come si potessero acquisire, e usare, garantendo la neutralità elvetica: «Le situazioni che richiederebbero il loro utilizzo non sono chiare». Anche il Consigliere nazionale del centro Alois Gmür si era chiesto come sarebbero stati utilizzati nella pratica. E c'erano stati dubbi a livello morale (lo "Shahed-136", in particolare, è un drone kamikaze).

«Non sono miracolosi»
Ma perché nella Berna federale c'è stata questa virata piuttosto improvvisa sul tema? È possibile che sotto la Cupola qualcuno sia stato convinto allo stesso modo del Consigliere nazionale democentrista Thomas Hurte, secondo cui «la guerra in Ucraina ha dimostrato chiaramente quanto siano importanti i droni da combattimento», usati per sbaragliare sia i carri armati che installazioni militari o civili di altro tipo.

Serve però cautela quando si analizzano i risultati militari dei droni armati. Al domenicale zurighese, l'esperto del Centro per gli studi sulla sicurezza del Politecnico Niklas Masuhr aveva infatti messo le mani avanti, relativizzandone l'importanza: «Non sono armi miracolose» e «non ci sono dati sufficienti per capire quanto siano importanti». Hanno una buona “pubblicità” poiché filmano i loro attacchi, ma ad esempio in Ucraina non vanno sottovalutati anche «gli errori commessi dai russi». Masuhr ha sottolineato invece l'importanza dei droni non armati, dei veri e propri «occhi nel cielo».

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COMMENTI
 

MrBlack 1 anno fa su tio
I duroni servono ad attaccare. Qui si parla di compare giocattoli costosi per l’esercito. Non è compatibile con gli obiettivi del nostro esercito. A meno che siano cambiati e si siamo dimenticati di avvisarci.

Monolite 1 anno fa su tio
Non credo

Arnold 1 anno fa su tio
Invece di costruire nuove strade che in Ticino siamo indietro di 50 anni si buttano soldi in queste cose.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Arnold
Le strade del canton Ticino andrebbero fatte dal governo cantonale, competenza del dipartimento del territorio che spreca soldi in costruzioni inutili, passerelle, ciclopiste, rotonde, pavimentazioni fonoassorbenti, teleferiche, .... Il dipartimento federale della difesa in tutto ciò non centra nulla. Lamentele sul tema infrastrutturale da indirizzare a Zali Claudio, Bellinzona, non a Berna.

LaLussy 1 anno fa su tio
Risposta a Arnold
I fondi vengono stanziati ogni anno per ogni settore. Perchè dovrebbero usare i soldi destinati all'esercito per fare nuove strade in Ticino?

Arnold 1 anno fa su tio
Risposta a LaLussy
L'ho scritto perché. Siamo indietro di decenni con i collegamenti stradali. Il traffico è in tilt ogni giorno. Esercito spende già anche troppo. Sarebbe un bel gesto del governo spostare i fondi in cose più utili dato che paghiamo noi alla fine.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Arnold
Quindi vista l'incapacità del governo cantonale Ticinese, la confederazione dovrebbe darci dei soldi? 1) E gli altri cantoni? 2) Le competenze cantonali vanno risolte nel cantone, non sperare che ci sia il regalino da Berna, tipicamente sprecato come i fondi della BNS o altro.

leobm 1 anno fa su tio
Ma il nostro esercito non aveva in passato solo una funzione di difesa? Ma forse sono cambiati i tempi o forse sono cambiate le persone. Meno saggezza e più sciocchezza.

LaLussy 1 anno fa su tio
Risposta a leobm
Fino a quando si rispettava la neutralità, sì! Ma ora, visto che i nostri governanti stanno buttando nel ce s s o anche quella, qualcuno a Berna se la fa sotto (per fortuna, visto i tempi che corrono)...

Braun30 1 anno fa su tio
Risposta a leobm
Il concetto di difesa rimane, solo che è l’applicazione di tecniche che possano permettere questa funzione anche in profondità contro armi a lunga gittata. Basta vedere cosa succede in Ucraina, armi russe vengono lanciate dal territorio russo verso il territorio Ucraino, senza la possibilità di controbattere si inizia a vivere in cantina e basta. La difesa del territorio non inizia con la ramina.
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