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SVIZZERASiamo razzisti? Sì, uno straniero su due subisce discriminazione

09.02.23 - 15:21
Dal colore della pelle, all'accento strano, fino alla religione e all'etnia. Il razzismo si subisce anche quando si cerca un appartamento.
Depositphotos (HayDmitriy)
Siamo razzisti? Sì, uno straniero su due subisce discriminazione
Dal colore della pelle, all'accento strano, fino alla religione e all'etnia. Il razzismo si subisce anche quando si cerca un appartamento.

BERNA - Il dibattito è sempre di attualità stretta: la Svizzera è un paese razzista? Stando ai risultati di un sondaggio realizzato dall'Ufficio federale di statistica (UST), su incarico del Servizio per la lotta al razzismo e della Segreteria di Stato della migrazione, un terzo delle persone che lo scorso anno abitavano in Svizzera ha subito discriminazioni o violenze, perlopiù per motivi interrazziali. Il dato globale è stabile rispetto agli scorsi anni, ma è peggiorato per i giovani.

Preoccupante è quel 53,5% del campione di persone di età compresa tra 15 e 24 anni che - interpellate dall'Ufficio federale di statistica (UST) nell'indagine sulla convivenza in Svizzera, - ha indicato di essere stata confrontata con un atteggiamento discriminatorio o con violenza, fisica o psicologica. Rispetto al 2020 il dato è cresciuto di 6 punti percentuali, indica la documentazione pubblicata oggi dal Dipartimento federale dell'interno.

La ricerca, realizzata dall'UST su incarico del Servizio per la lotta al razzismo e della Segreteria di Stato della migrazione, si basa sulle dichiarazioni di 2900 persone interpellate, tutte residenti permanenti nella Confederazione. Poco meno di un terzo ha affermato di aver subito discriminazioni o violenze, una quota stabilmente alta rispetto agli anni precedenti.

Discriminazione per passato migratorio...

Chi ha vissuto episodi di discriminazione, li riconduce nella maggior parte dei casi a moventi etno-razziali, soprattutto alla nazionalità (50%), ma anche alla lingua, a un dialetto o a un accento (34%), al colore della pelle o a segni corporei (19%), alla religione (17%) o all'origine etnica (15%). Le persone con retroterra migratorio sono particolarmente colpite dal fenomeno: tra loro, la quota di chi dichiara di aver fatto i conti con discriminazioni o violenze è del 40%.

Oltre il 53% delle persone toccate dal fenomeno ha sperimentato discriminazione sul lavoro e nella ricerca di un impiego. Nella graduatoria degli ambiti sensibili, seguono gli spazi e i trasporti pubblici. La scuola e gli studi sono stati menzionati dal 22% degli intervistati.

Per circa una persona sondata su sette, la discriminazione è stata percepita durante la ricerca di un appartamento, in relazione a un atto amministrativo o nella sfera privata, ad esempio in famiglia. Circa il 9% ha citato internet e le reti sociali.

... e musulmani ed ebrei

Le persone che hanno denunciato episodi discriminatori e violenza fisica o psicologica provengono più spesso da aree densamente popolate (34%) rispetto a zone con meno abitanti (28%).

Secondo gli autori dell'indagine, gli indici del razzismo e della xenofobia sono stabili e gli atteggiamenti negativi nei confronti di gruppi e minoranze continuano a calare lentamente. Gli stereotipi negativi, in particolare nei confronti dei musulmani, ma anche degli ebrei, non accennano invece a diminuire.

Rimedio da enti pubblici

Una chiara maggioranza della popolazione residente in Svizzera (60%) ritiene che il razzismo sia un problema reale da prendere sul serio. La quota della popolazione che giudica insufficienti le misure di lotta al razzismo tende ad aumentare leggermente dal 2018 (2018: 31%, 2020: 32%, 2022: 34%), tra i 15-24enni nel 2022 è addirittura del 47%.

Nella lotta al razzismo e nell'integrazione degli stranieri, gli intervistati considerano che a dover agire siano prima di tutto Confederazione, Cantoni e Comuni; solo in seguito menzionano associazioni e organizzazioni non governative, ma anche ogni singolo individuo. Scuola ed economia privata sono considerati come attori ancora meno pertinenti.

Solo una piccola percentuale di intervistati ritiene necessario intervenire nello sport, nelle Chiese e gruppi religiosi nonché nella polizia. È contenuto anche il numero di interrogati che auspica provvedimenti a livello legislativo.

Contatto con “diversi” è usuale

Secondo l'indagine, circa tre persone su quattro hanno spesso contatti con persone che non hanno il passaporto rossocrociato o che hanno una religione o un colore della pelle diverso dal proprio. Il 58% ha contatti con queste persone sul lavoro e poco più di uno su tre coltiva con loro rapporti di amicizia.

Il 31% si sente disturbato da persone percepite come "diverse". E mentre il 4% degli intervistati si sente minacciato dai cittadini svizzeri, il 9% prova questa sensazione nei confronti degli stranieri.

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COMMENTI
 

MAHE93 1 anno fa su tio
Verissima sta cosa e lo dico da svizzero

Kelt 1 anno fa su tio
Alle menti illuminate che commento qui sotto vorrei far notare che le discriminazioni sono nei confronti degli stranieri. Quindi chi parla di mantenuti ignora evidentemente che sono decine di migliaia i lavoratori e gli imprenditori stranieri che mantengono i falliti nostrani che pensano sia loro tutto dovuto solo perché svizzeri. Se invece questi commenti arrivano (cosa probabile) da italiani o altre origini di seconda, terza generazione vorrei ricordare loro che ogni migrazione si porta dietro pregiudizi. Se pensate che quando arrivarono i vostri genitori o nonni i sentimenti degli autoctoni beceri fossero diversi dai vostri ora vi sbagliate di grosso

Don Quijote 1 anno fa su tio
La migliore contromisura contro il razzismo è l'integrazione. Convivere con la multiculturalità richiede tempi geologici.

Old Man 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
Secondo me, sarebbe più opportuno che ognuno rimanga "a casa sua" e che si impegni a far si che il welfare per gli autoctoni migliori di anno in anno. "Migrare" senza pianificare la situazione diventa un cerotto su una gamba di legno, E in quanto a "razzismo", vero o presunto, i cronisti non hanno mai vissuto, ad esempio, in Sud Africa... : Dovrebbero fare qualche annetto di esperienza... Poi ne riparliamo. E per terminare, la Natura, quella con la "N" maiuscola, ha impiegato milioni di anni per sistemare le "razze" secondo il suo disegno.. Ci siamo noi per stravolgere tutto..??

tulliusdetritus 1 anno fa su tio
Che poi questi atti di razzismo arrivino spesso da altri stranieri è cosa su cui è politicamente corretto sorvolare

tormar 1 anno fa su tio
Lo diventi dopo quello che vedi in giro nelle nostre città. Asilanti ma tenuti con i nostri soldi e vanno in giro a molestare i nostri figli, a vendere droga, ecc. Ma per favore va, non fate i moralisti. Noi razzisti ? Ma se diamo da mangiare a mezzo mondo. Gratis cure mediche specialistiche agli ucraini e a tutti della croce rossa. Va bene, ma non dite che la Svizzera è razzista. Domandate alle persone che sono state aggredita dagli asilanti e poi vediamo cosa vi rispondono. Tutti bravi fino a quando non tocca il proprio orticello. Ma va va

Nome utente 1 anno fa su tio
Risposta a tormar
Ben detto ma ormai la gente va in giro con gli occhi bendati(Ah no sono sempre a testa bassa sul telefonino). Capiterà anche a qualcuno a loro caro qualche brutto episodio con asilanti poi vedremo se la pensano ancora così.

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a tormar
Perché dovrei mantenere un fannullone nostrano, senza studi e senza voglia, con tutti i privilegi di nascita che ha avuto, e dovrei stralciarli per degli stranieri? Non vedo alcuna differenza tra un delinquente ticinese e un delinquente straniero. Aggiungo che chi evade le tasse (tutti dei nostri) è un borsaiolo che mette le mani in tasca a tutti per prendere un franchetto invece che metterle solo a una persona sul bus... Ricordo infine che c'è un politico UDC che ha sparato in faccia ad un suo amico, dopo avergli rubato tutti i soldi e che ora (dopo pochi anni) è perfino tornato in politica. Siate seri per favore...

Johari 1 anno fa su tio
La lotta al razzismo non funziona con le imposizioni, ma con un cambio culturale lento e graduale. Un cambiamento culturale lo si ottiene con la pazienza e non la smania di voler essere sempre i primi della "classe speciale". Esempi? Uso mezzi pubblici, ricilclaggio dei rifiuti, compostaggio domestico.

mizimazi 1 anno fa su tio
Ma poveri mantenuti, pure discriminati.

Thomseb 1 anno fa su tio
C’è in ogni Stato, qua in Svizzera il razzismo c’è tra stranieri ( tra italiano e portoghese x esempio) . Mai avuto problemi di razzismo almeno qua a Zurigo, qualche battuta si ma si può anche rispondere.

Rusky 1 anno fa su tio
Risposta a Thomseb
Thomseb: in Ticino c‘é addirittura il razzismo tra il Sopra e il Sottoceneri ahaaa

Nome utente 1 anno fa su tio
Risposta a Thomseb
poveri mica tanto, se la spassano in giro con i nostri soldi mentre noi ci alziamo alle 6 per guadagnarceli ( noi inteso come lavoratori non come svizzeri). Se uno Svizzero è svogliato Ok manteniamolo ormai è casa sua, però di mantenere qualsiasi persona arriva al confine sono stufo

Rusky 1 anno fa su tio
eh basta dai perché molto spesso dipende anche da come l‘immigrato si presenta in casa nostra. Già sentito dire svizzeri di m ev da da parte di personaggi appena arrivati. E il top era quando uno in arrivo da neanche troppo lontano Italia zona centro mi diceva ah peró Lei parla bene l‘italiano (sono di lingua madre tedesca e qui da 52 anni e fatto tutte le scuole qui). Ahhh che arrogante il tipo anche perché per capirlo ci vuole quasi un interprete !

Bandito976 1 anno fa su tio
casomai é lo svizzero che subisce discriminazione. non ha diritto a lavorare, non ha diritto agli aiuti, e mi fermo qui se no apro un libro

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Bandito976
Ma smettiamola con queste scempiaggini! Fai un giro al Ciani o in Valle Maggia e vai a vedere sulle panchine o in bettola quanti dei nostri sono in assistenza da 20 anni senza aver mai fatto un tubo. Mantenuti con le tasse dei lavoratori stranieri e parcheggiati tutto il giorno sulle panchine a dare la colpa a tutto il mondo dei loro fallimenti...

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Posso confermare, grazie ad un esperienza di vita di oltre mezzo secolo in Ticino sino ai più alti livelli, che il razzismo esiste, è ben radicato, ed in specifici circoli più che in altri. Il cognome che porti ti segna, se evidentemente straniero. Purtroppo questa attitudine “difensiva” è talmente insita nel dna del Ticino - conquistato, “posseduto” o “ceduto” nei secoli passati, per poi passare insieme alla Confederazione H. alla “neutralità”, agli eventi della 2a guerra mondiale .. - a tal punto che ci vorranno ancora 1-2 generazioni per debellarlo. Infatti ad oggi siamo al 40+ % tra stranieri e naturalizzati che vivono in Ticino. Tra 20-30 anni questi va “stranieri” saranno presenti a tutti i livelli della struttura sociale, civica, dell’amministrazione Cantonale, in politica.

Johari 1 anno fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Meglio che ripassi la storia, nel senso che il razzismo esiste in tutto il mondo e non solo in CH. Inoltre, meglio razzisti che xenofobi (questi io li considero maggiormente pericolosi perché non usano solo la lingua per spararle al vento

tormar 1 anno fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Tra 20-30 anni saremo obbligati a mettere il chador, fidati

Wwww 1 anno fa su tio
Ma una cosa mi sono sempre chiesto ma chi è quello che ha deciso di stanziare soldi per ufficio statistiche…? Ma ti rendi conto?

LoveYourCountry 1 anno fa su tio
La discriminazione è sempre esistita è sempre esisterà, non per forza deve essere considerata pericolosa o razzismo. L’uomo inconsciamente si sente più a suo agio con persone più uguali a lui (lingua, origine etnica, modi e costumi) e sviluppa una sorta di protezione verso l’estraneo (in questo caso da ambedue le parti: sia lo straniero verso il locale, che il locale verso lo straniero). Se è per questo la discriminazione avviene anche solamente tra generi: una donna avrà sempre più paura di incontrare un uomo nel bosco da sola che un’altra donna. Bisogna solo fare in modo che questa avversità alla diversità non si trasformi in odio verso la diversità.

Nome utente 1 anno fa su tio
Mi dispiace ma da Svizzero, a meno che non si è dei pacifisti, guardando le notizie di violenze e reati gravi, si finisce per odiare alcune "razze"

Romano 1 anno fa su tio
Risposta a Nome utente
di solito si fa più caso se un crimine lo fa uno straniero....e uno se li ricorda con più facilità

Nome utente 1 anno fa su tio
Risposta a Romano
Se dici così mi sa che hai le fette di salame sugli occhi

Princi 1 anno fa su tio
ma noi paghiamo l'ufficio di statistica per scrivere queste caz...te ? no comment

dan007 1 anno fa su tio
Tutte le Differenze sono oggetto di discriminazione purtroppo queste differenze nascono dalle paure in un mondo violento e pieno di insidie l’odio e alimentato dai media.

Duca72 1 anno fa su tio
Leggendo i commenti che girano su TIO come dagli torto! Mi dispiace solo per quei Ticinesi che come me’ non fanno differenza di razza nazionalità o religione. Purtroppo siamo troppo pochi .

Koblet69 1 anno fa su tio
eh certo sempre in una direzione..e quelli che ci definiscono svizzeri di m ...a quello non è razzismo nooooo...ma per favore, iniziate ad adattarsi al paese che vi dà da mangiare

Duca72 1 anno fa su tio
Risposta a Koblet69
Con questo commento hai semplicemente dato ragione all’articolo di TIO.

Nano10 1 anno fa su tio
Siete veramente ridicoli con questo tipo di articoli. Smettetela di rompere le P… 😡

Nano10 1 anno fa su tio
Siete veramente ridicoli con questo tipo di articoli. Smettetela di rompere le P… 😡

Hatezov lll 1 anno fa su tio
🥱🥱🥱

leonil 1 anno fa su tio
Tutto a senso unico vero? Arrivano qui.... in tanti non si adattano! E rompono pure perché parliamo dialetto....

LoveYourCountry 1 anno fa su tio
Risposta a leonil
Se qualcuno mi dovesse parlare in dialetto penso che lo ignorerei completamente.. da Ticinese di città mi da quasi fastidio.

leonil 1 anno fa su tio
Risposta a LoveYourCountry
Se la persona mi parla italiano io gli parlo in italiano ticinese o no! Ma sono stata criticata da degli stranieri perché a mio figlio parlo in dialetto con l'aggiunta devi parlargli solo italiano! Io non ho mai detto ai gemitori che lingua parlare ai loro figli.....

Rusky 1 anno fa su tio
Risposta a LoveYourCountry
LoveYourCountry: il dialetto oggi ci vuole piû che mai per non perdere del tutto la nostra identità!

Rusky 1 anno fa su tio
Risposta a leonil
leonil: brava ! fai benissimo a parlare in dialetto ai tuoi figli ! E se qualche straniero ti critica digli solo che sei a casa tua !

leonil 1 anno fa su tio
Risposta a Rusky
Ci pensa lui.... fa apposta a rispondergli in dialetto 🤣 É ancora piccolo 😅

LoveYourCountry 1 anno fa su tio
Risposta a leonil
Condivido il fatto di insegnare il dialetto e parlarlo con i propri figli o amici! Penso sia importante preservarlo il più possibile. Quello che non condivido è forzare il dialetto sul luogo di lavoro o con persone che evidentemente non lo parlano (questo si nota spesso all’interno degli enti comunali e cantonali). Anche se questo nelle città capita meno, più in zone rurali…

PanDan 1 anno fa su tio
Mio Dio, in tutto il mondo è la stessa solfa! Piantatela con questi articoli...

BlueShark 1 anno fa su tio
Risposta a PanDan
👍
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