Cerca e trova immobili

SVIZZERARiesportazione armi: «La legge va allentata»

03.02.23 - 19:14
La commissione della politica di sicurezza degli Stati ha votato per modificare la legge federale sul materiale bellico
Imago
Fonte Ats
Riesportazione armi: «La legge va allentata»
La commissione della politica di sicurezza degli Stati ha votato per modificare la legge federale sul materiale bellico

BERNA - Bisogna limitare a cinque anni la validità delle dichiarazioni di non riesportazione firmate dai Paesi acquirenti di materiale bellico svizzero. Ci sarebbero tuttavia condizioni relative alla situazione delle nazioni destinatarie.

La commissione della politica di sicurezza degli Stati, si legge in un comunicato odierno dei Servizi del Parlamento, ha chiesto con 6 voti contro 4 e 2 astensioni, di modificare in tal senso la legge federale sul materiale bellico (LMB).

La disposizione sarebbe applicabile soltanto ai Paesi elencati nell'allegato 2 dell'ordinanza sul materiale bellico (OMB). Si tratta fra l'altro di Germania, Francia, Italia, ma anche di Giappone e Stati Uniti. I Paesi acquirenti dovrebbero impegnarsi a non riesportare materiale bellico svizzero in Paesi implicati in conflitti armati interni o internazionali e che violano gravemente i diritti dell'uomo.

La maggioranza della Commissione ritiene che questa modifica permetterebbe di risolvere i problemi sollevati dalle dichiarazioni di non riesportazione. La Svizzera deve al momento decidere attivamente se vuole autorizzare o meno un Paese a riesportare materiale bellico, fatto che può rivelarsi problematico. Questo allentamento, si legge nella nota dovrebbe anche consentire di rafforzare la competitività dell'industria svizzera degli armamenti.

Per la minoranza della commissione la modifica non è compatibile con la neutralità. Valuta tra l'altro che si tratti principalmente di un sostegno all'industria dell'armamento, nonché di un tentativo di aggirare il divieto di fornire armi all'Ucraina.

Niente Lex Ucraina

La commissione ha poi rifiutato - con 9 voti favorevoli, 3 contrari e nessuna astensione - di sostenere un'iniziativa parlamentare volta a modificare l'articolo 18 della legge federale sul materiale bellico (LMB) per rendere nulle le dichiarazioni di non riesportazione se si stabilisce che la riesportazione di materiale bellico verso l'Ucraina è legata alla guerra russo-ucraina.

Secondo la maggioranza la riesportazione di materiale bellico svizzero soltanto verso l'Ucraina contravviene al principio di parità di trattamento sancito dalla legge sulla neutralità. La minoranza reputa invece che sia giunto il momento per la Svizzera di dimostrarsi solidale con i suoi partner che desiderano riesportare materiale bellico svizzero in Ucraina, dando così il suo contributo alla sicurezza europea.

 

Carri armati Leopard restano in Svizzera

La Commissione ha inoltre rifiutato oggi, con 8 voti contro 2, una proposta di iniziativa parlamentare che intendeva mettere fuori servizio e in seguito restituire alla Germania un massimo di 30 degli attuali 96 carri armati Leopard in dotazione dell'Esercito svizzero e attualmente dismessi.

Per la maggioranza, questi carri rappresentano una riserva strategica che conviene conservare e che deve poter essere adoperata sia per equipaggiare i battaglioni dell'esercito che per fungere da riserva per eventuali pezzi di ricambio della flotta attualmente in servizio.

Secondo la minoranza invece, la Svizzera avrebbe modo di fornire un valido contributo supplementare alla sicurezza europea rafforzando la capacità difensiva della Germania, la quale ha apportato un sostegno militare all'Ucraina non indifferente, consegnandole materiale bellico proveniente dalle proprie scorte.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

One72 1 anno fa su tio
Nessuno sano di mente dovrebbe schierarsi in questo conflitto, la Svizzera avrebbe dovuto prestarsi per dei negoziati di pace, invece si sta mettendo in mezzo ad un conflitto assurdo e questo viola la nostra costituzione. Senza contare gli imbeci**i che prendono una parte o l'altra che non capiscono che se non ci si siede a negoziare le cose possono sfuggire di mano con conseguenze innimaginabili. La Russia non è la Libia o l'Iraq ma una potenza nucleare e pensare che l'ucraina possa vincere questo conflitto con tutte le ragioni o meno è da folli che non hanno nessun contatto con la realtà! Ed è sconcertante che ci siano politici e cittadini che sostengono l'invio di armi. Questa è solo follia.

leobm 1 anno fa su tio
Assolutamente no! Ci sono già cosi tanti rappresentanti dell'industria delle armi. Non mettiamoci anche noi a questo livello. Sta per finire molti male tutta questa tragica situazione. E poi pensare che vi siano dei politici svizzeri che non se rendono conto mi preoccupa. Il presidente del plr svizzero forse è un grande scioccherwllo!

Giulietto 1 anno fa su tio
Per me chi fornisce proprie armi ad una parte e all’altra no si schiera chiaramente ed entra automaticamente in guerra. Ma la Svizzera invece di vendere armi per far diventare sempre più ricchi i miliardari locali, perché non si impegna a cercare la pace mantenendo una equidistanza sulle due parti in causa? Non è più la Svizzera vera di un tempo lo so purtroppo…

RV50 1 anno fa su tio
La Germania "nazista" sta cercando di riprendersi quello che le é stato tolto nella seconda guerra del 45 e allinearsi con una nazione Ucraina dove di amanti del nazismo ne esistono parecchi..... vogliamo un responso del popolo ucraino si faccia una votazione popolare su quanti sostengono il "pagliaccio" e quanti lo vorrebbero deposto ... ma una votazione democratica .....

Manang1404 1 anno fa su tio
Risposta a RV50
sara' che hai ragione tu, ma l'invasore e' russo e non tedesco. vedo russi in territorio ucraino e non tedeschi. poi, sara' che aspettano che si fanno male tutti per invadere quando tutti si saranno stancati. ma sara' che mi sbaglio, che il telegiornale che vedo io manda in tv fake news...

zighi14 1 anno fa su tio
Chiunque a favore di mettere a disposizione armi da usare in una guerra dovrebbe dare esempio di coerenza e alzarsi dalla scrivania, andare al fronte, e utilizzare le armi che vende, per uccidere di prima persona, un uomo o una donna, oltre al fronte! Così può assaporare completamente la violenza della sua scelta e raccontare al ritorno cosa ha vissuto mentre ha uscciso una persona.
NOTIZIE PIÙ LETTE