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SVIZZERAL'esercito svizzero ha due nuovi droni da ricognizione

30.01.23 - 13:50
Si tratta dei velivoli comandati in remoto modello ADS 15 realizzati dall’israeliana Elbit
VBS/DDPS
L'esercito svizzero ha due nuovi droni da ricognizione
Si tratta dei velivoli comandati in remoto modello ADS 15 realizzati dall’israeliana Elbit

BERNA - A gennaio, l'Ufficio federale degli armamenti (armasuisse) ha consegnato alle Forze aeree i primi due dei sei droni da ricognizione ADS 15 e il materiale necessario per le operazioni di volo. Questi potranno essere messi in funzione, poiché l’autorità per l’Aviazione militare (Maa) aveva rilasciato la certificazione necessaria a dicembre 2022. 

«Il drone con l’immatricolazione D-11 e D-14 e il relativo materiale (stazioni di controllo a terra, sensori nonché materiale per la logistica e per la formazione) è stato consegnato alle Forze aeree», conferma l'esercito in una nota diffusa oggi, «Le Forze aeree possono quindi iniziare con l’allestimento delle capacità operative per il nuovo sistema e fare gradualmente esperienza; oltre alla pratica di volo, si tratta anche di prestazioni di supporto e logistica o dell’interoperabilità con altri sistemi dell’esercito». Al momento un altro drone (il D-16) è in fase di test a partire dallo scorso ottobre.

Realizzati dall'azienda israeliana Elbit, i velivoli pilotabili in remoto sono stati consegnati in ritardo e, per questo motivo, «armasuisse ha comminato delle sanzioni contrattuali all'azienda produttrice».

I 3 droni restanti verranno consegnati entro fine 2023.

Cosa fa un drone ADS 15?

L’ADS 15 è un sistema di ricognizione senza pilota né armi che sostituisce il sistema di ricognitori telecomandati 95 utilizzato nell’esercito sino alla fine del 2019, ma conforme allo stato della tecnologia degli anni Ottanta. La durata di utilizzo prevista per l’ADS 15 è di circa 20 anni. Il drone serve per la ricognizione della situazione e dell’obiettivo, ma se necessario può essere equipaggiato con altri sensori, ad esempio i radar di telerilevamento al fine di ottenere l’immagine della situazione al suolo o per la ricognizione elettronica. Questo sistema può essere utilizzato sia di giorno che di notte.

 

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COMMENTI
 

Giulietto 1 anno fa su tio
Ma a cosa servono, da chi ci dobbiamo difendere dal Lichtenstein? Ma va dai, spendeteli in ospedali, scuole, asili e date più soldi a chi è in assistenza! Sempre a giocare a Risiko con i soldi delle nostre tasse
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