L'hacking di una no-fly list americana segreta ha innescato un enorme clamore attorno a Maia Arson Crimew. Migliaia i nuovi follower
ZURIGO - Da hacker a star di Twitter il passo è stato breve. Negli ultimi giorni, il nome di Maia Arson Crimew è apparso sui media di tutto il mondo.
A rendere celebre la 23enne di Lucerna è stato un post sul suo blog datato 19 gennaio: «Santo cielo, in realtà abbiamo la no-fly list», ha scritto, postando una foto del suo Pokémon di peluche (pupazzetto soprannominato Bingle e che compare in molte sue interviste) con il portatile sullo sfondo.
Crimew aveva appena sottratto una no-fly list top secret dalla Transportation Security Administration (Tsa). Ha quindi trasmesso i dati al portale Daily Dot e pochi giorni dopo il clamore mediatico ha fatto il suo corso.
Negli USA, la 23enne (all'anagrafe Tillie Kottmann) è già minacciata di reclusione. Il senatore repubblicano Dan Bishop ha chiesto un'indagine poco dopo la pubblicazione della lista segreta. Tutto questo clamore ha avuto un riscontro social per Crimew, ad esempio nel numero di follower su Twitter.
Il giorno del post, Crimew era seguita da 2.000 "cinguettatori". Mercoledì mattina erano già oltre 61.000. Innumerevoli meme e fan art, principalmente dei suoi Pokémon, sono pubblicati sulla sua bacheca.
La community di Twitter sta celebrando Crimew e la sua campagna, con molte persone che le chiedono se abbia qualche consiglio per diventare a loro volta "hacktivisti". Lunedì sera, Crimew ha pubblicato un video su Twitter con il suo peluche, Bingle, annunciando che ora è anche su Tiktok. 14 ore dopo il video aveva 50.000 visualizzazioni e Crimew aveva già 2.000 follower sul social cinese.
Particolare attenzione è stata prestata anche alla frase «Holy f**ing Bingle» e all'omonimo Pokémon di peluche di Crimew. L'espressione ha fatto il giro così velocemente che domenica è stata inserita nel “Dizionario Urbano”. «Una parola senza senso, a volte di riempimento, il cui senso può essere determinato dal contesto», si legge.
Questa notorietà potrebbe avere un riscontro economico per Crimew: l’hacker, che non ha nascosto difficoltà finanziarie, ha creato una pagina su Ko-fi.com in cui è possibile sostenerla. La pagina sembra stia funzionando.