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ZURIGOIndignazione per il cane con il pelo tinto. «È pericoloso e inutile»

06.01.23 - 08:06
Chi si occupa di cani avverte sui pericoli. Ma è legale? «È una zona grigia», spiega l'avvocato
20min/News Scout
Indignazione per il cane con il pelo tinto. «È pericoloso e inutile»
Chi si occupa di cani avverte sui pericoli. Ma è legale? «È una zona grigia», spiega l'avvocato

ZURIGO - È recentemente diventata virale, ed è stata oggetto di nutrite discussioni, una fotografia scattata tra le strade di Zurigo che immortala un cane con le orecchie e la coda tinte di blu e di viola.

È una pratica accettabile? Non secondo Simon Hubacher dell'organizzazione mantello Protezione Svizzera degli Animali (STA). «Chiunque tinga il proprio animale può esporlo a enormi rischi per la salute», ha dichiarato il portavoce, spiegando che «la maggior parte dei coloranti non è stata progettata per essere utilizzata sugli animali e può causare brutte ustioni e bruciature alla pelle e agli occhi». Inoltre, se il cane iniziasse a leccare le parti tinteggiate, potrebbero verificarsi ulteriori sintomi di avvelenamento. 

Non solo salute: per Hubacher tali trattamenti sono discutibili anche dal punto di vista etico: «Tingere un cane viola la dignità dell'animale e quindi, a nostro avviso, viola la legge sulla protezione degli animali. Se c'è voglia di tingersi si può cambiare il colore dei propri capelli, e non sperimentare sugli animali».

«Non lo facciamo»
Ma i saloni di toelettatura per cani svolgono questa procedura? Tutti i negozi contattati da 20 Minuten hanno dichiarato di non tingere la pelliccia dei cani. Ad esempio la proprietaria del salone per cani di Zurigo "die Hundecoiffeurei", Aleksandra Staseva, rifiuta fermamente questa pratica: «Non fa parte della cura del cane. Può essere dannoso e provocare allergie negli animali. Il cane non ha bisogno di una cosa del genere». Verica Petrovic, amministratore delegato del salone "Lucky Dog", la vede allo stesso modo. «Non riceviamo richieste di questo tipo».

Ciò che in Svizzera è disapprovato, in altri Paesi è già da tempo una tendenza, ha affermato però Claudia Burgunder, proprietaria del salone del cane bernese "Liebes-Tier". «In Thailandia e negli Stati Uniti, la tintura della pelliccia dei cani è una tendenza in atto da 20 anni. Anche in Germania sempre più saloni offrono questa procedura».

Tuttavia, la maggior parte dei trattamenti viene effettuata con coloranti alimentari o pittura a gesso. «Non è dannoso», ha ribadito Helga Malani del salone per cani di Zurigo "Seidenfell", ma anche per lei questi trattamenti sono comunque da evitare: «Tingere il pelo di un cane è del tutto inutile ed è una procedura lunga e faticosa per l'animale».

Legalmente? Una zona grigia
Secondo l'avvocatessa Diana Follpracht, la tintura della pelliccia di un animale può essere considerata, a seconda di come viene interpretata, una violazione della legge sul benessere degli animali, in quanto non ne rispetta la dignità.

In pratica, però, le condanne in questi casi sono rare: «La legge è formulata in modo molto aperto rispetto alla dignità dell'animale. Il giudice deve decidere se la tintura della pelliccia dell'animale, in un caso specifico, costituisca una "profonda interferenza nell'aspetto" dell'animale e quindi violi la sua dignità. Pertanto, il giudice ha un ampio margine di valutazione».

Ma non tutti coloro che tingono la pelliccia dei loro animali se la cavano senza problemi: nel 2021, un allevatore appenzellese è stato condannato per aver violato la legge sul benessere degli animali, perché ha dipinto il logo "Appenzeller-Beef" su una delle sue mucche.

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