Si tratta di un tragitto troppo impegnativo? La questione, che tira in ballo la Costituzione, è arrivata fino in Tribunale
WÄDENSWIL - La Costituzione svizzera garantisce, oltre al diritto a un'istruzione scolastica di base, anche «un percorso casa-scuola accettabile».
Ma cosa significa «accettabile»? La questione è recentemente finita persino in tribunale, quando due genitori di Wädenswil (ZH) hanno deciso di contestare la scelta di assegnare alla loro bambina di 6 anni un istituto scolastico che si trova a 1,3 chilometri da casa. Lo riporta la Neue Zürcher Zeitung.
Anche a causa di un dislivello di circa 50 metri, secondo i genitori questo percorso corrisponde in realtà a 1,79 chilometri. Ciò che inoltre lascia alla figlia «troppo poco tempo per il pranzo», vedendola costretta a mangiare fuori di casa.
«È accettabile»
Sia il Consiglio distrettuale di Horgen che il Tribunale amministrativo locale hanno però respinto il ricorso dei genitori.
«I fattori decisivi sono la lunghezza del percorso scolastico e il dislivello da superare, come anche la natura del percorso e i pericoli associati, nonché l'età e la costituzione del bambino interessato», hanno spiegato. Il tribunale di solito non si concentra esclusivamente sui chilometri, ma tiene conto dell'arduità generale del percorso. In questo caso, il dislivello non era così pronunciato «da dover giudicare difficile il percorso verso la scuola». Inoltre, non c'erano strade trafficate sulla strada: «Piuttosto, sono - nella misura in cui il traffico motorizzato è consentito su di esse - zone a una velocità massima di 30km/h».
Più nel dettaglio, il tribunale ha ipotizzato che la ragazza viaggi a una velocità compresa tra i 3 e i 3,5 chilometri all'ora e che quindi impieghi 26 minuti per arrivare a destinazione. «Questa durata per un viaggio verso la scuola è ragionevole per una bambina di circa sei anni e mezzo». Inoltre, ciò le lascia 48 minuti per il pranzo, «un tempo sufficiente».
Una classe poco equilibrata?
Tuttavia, il viaggio verso la scuola non è stata l'unica questione sollevata dai due genitori. Secondo loro, infatti, nella sua classe della figlia ci sarebbero «quasi esclusivamente» bambini di famiglie con un passato migratorio. I genitori avrebbero voluto che la figlia fosse collocata «in una classe più equilibrata» in un altro edificio scolastico. D'altro canto, a Wädenswil c'è un'altra scuola che dista solo 850 metri dalla casa della famiglia.
Per le autorità, però, la classe non è affatto troppo sbilanciata. Anche se la percentuale di bambini di lingua straniera è un po' più alta, si tratta di una deviazione «del tutto ammissibile». Nel determinare l'equilibrio, lo ricordiamo, si tiene conto anche di altri criteri, come il rapporto tra i sessi.
I genitori, incassate le sconfitte, hanno dovuto pagare le spese processuali di circa 2'000 franchi. Hanno deciso di non ricorrere a livello federale.