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ZURIGOChiese un certificato negativo via telefono: assolta

09.11.22 - 16:56
La 22enne, che lavorava in un centro test, convinse una collega a mandarle un certificato per bypassare la regola del 3G
Ti-Press
Fonte ats
Chiese un certificato negativo via telefono: assolta
La 22enne, che lavorava in un centro test, convinse una collega a mandarle un certificato per bypassare la regola del 3G
Il Tribunale di Zurigo l'ha però assolta dopo che la giovane ha assicurato che il suo test era veramente negativo

ZURIGO - Era accusata d'istigazione a falsità in atti per avere chiesto con il telefonino, a una collega, un certificato Covid-19 negativo. Il Tribunale distrettuale di Zurigo l'ha però assolta, dopo che la 22enne ha assicurato che il suo test era davvero negativo.

L'accusata lavorava in un centro di test per il Covid-19 sulla Langstrasse a Zurigo e i fatti risalgono al novembre di un anno fa, quando vigeva la regola del 3G: per entrare in un locale pubblico era necessario un certificato del vaccino, dell'avvenuta guarigione o, appunto, un test negativo.

A quei tempi «il centro d'esame era molto affollato. Non volevo fare la fila per avere il certificato», ha detto la giovane donna. «C'erano state anche diverse interruzioni del sistema». Per questo avrebbe chiesto alla collega, con il suo telefonino, se poteva rilasciarle il certificato in tempi brevi, cosa che ha fatto senza esitazione.

L'accusa chiedeva una condanna a una pena pecuniaria di 60 aliquote da 30 franchi con la condizionale. Il Tribunale l'ha tuttavia assolta con la formula "in dubio pro reo". La donna ha assicurato che il test era negativo: «Non abbiamo nessuna prova che non fosse così"» ha detto il giudice.

Da notare che anche la collega di lavoro dovrà presentarsi in tribunale: è infatti accusata di aver fatto lo stesso "favore" a diversi conoscenti ancor prima di conoscere il risultato dei test. La data del processo non è ancora stata fissata.

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