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SVIZZERACrisi energetica, «la liberalizzazione del mercato è un fallimento»

30.10.22 - 10:15
L'ex "Mister prezzi" Rudolf Strahm: «Ha causato gravi danni». Ma si dice ottimista guardando al futuro
Depositphotos (eggeeggjiew)
Fonte ats
Crisi energetica, «la liberalizzazione del mercato è un fallimento»
L'ex "Mister prezzi" Rudolf Strahm: «Ha causato gravi danni». Ma si dice ottimista guardando al futuro

BERNA - L'ex "Mister prezzi" Rudolf Strahm guarda al futuro con ottimismo malgrado la crisi energetica. «Per molti, sembra soggettivamente più importante di quanto lo sia oggettivamente», ha dichiarato l'ex consigliere nazionale del PS in un'intervista alla SonntagsZeitung.

La successione di cattive notizie può dare un'immagine minacciosa della situazione, soprattutto per i giovani, ha ammesso Strahm.

Ma «sul piano economico, stiamo sempre bene», ha assicurato. Basti pensare al tasso di disoccupazione quasi storicamente basso e al rincaro ancora moderato in Svizzera.

Il Paese, tuttavia, sta vivendo una svolta congiunturale a causa dei prezzi elevati dell'energia e dei problemi economici in regioni chiave del mondo che potrebbero portare a una stagnazione o a una leggera recessione. Quest'ultima potrebbe essere evitata se la Banca nazionale svizzera (BNS) reagisse correttamente, ha spiegato Strahm.

A suo avviso, la BNS deve smetterla di aumentare massicciamente i tassi di interesse. «Spero che non cederà alla pressione dell'economia finanziaria, che spinge a tassi più elevati per il suo proprio interesse», ha aggiunto.

La liberalizzazione: «Un fallimento»
Il socialista bernese considera un fallimento la liberalizzazione del mercato dell'elettricità: «Ha causato gravi danni». Strahm ritiene che la Confederazione debba responsabilizzare maggiormente i grandi fornitori. «La loro missione deve essere quella di produrre in primo luogo elettricità per l'approvvigionamento nazionale, punto e basta», ha spiegato.

Lasciare che le imprese ritornino all'approvvigionamento di base non è certamente ideale, ha precisato Strahm, «ma non possiamo semplicemente consentire di abbandonare le PMI. La Svizzera nel suo insieme soffrirebbe se lo Stato non intervenisse». Le tariffe, tuttavia, devono essere differenti per le economie domestiche private al fine di evitare che l'aumento dei prezzi si ripercuoti sui singoli cittadini.

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COMMENTI
 

Indu 1 anno fa su tio
Basta leggi di mercato. Se noi andiamo al super non possiamo trattare i prezzi mentre per tutto il resto si. Basta borsa, basta cambi di valuta, le cose hanno un prezzo e basta. Quando ad inizio pandemia mancavano i respiratori il prezzo degli stessi è passato da 20.000 a 60.000. È normale diceva la gente. Nooooo! Quelli sono i veri criminali. Le cose hanno un prezzo, basta speculazioni.

falco8 1 anno fa su tio
NB @ tio #######> spec*ulo < senza asterisco è censurato dal vostro algoritmo!

RV50 1 anno fa su tio
Sempre la solita storia quando ci guadagnavano tutto andava bene le aziende pubbliche venivano messe in secondo piano con perdite per le stesse.... ora che il tempo delle vacche grasse é finito eccoli gli avvoltoi pronti a scendere sulla preda , le aziende ora devono sopperire ad un acquisto a prezzi elevati per soddisfare questi speculatori , e guarda a caso sempre sulle spalle del "cittadino pantalone" .... quando guadagnano se ne guardano bene di far partecipi i loro dipendenti ma al momento "critico" ecco la formula magica lo stato deve intervenire sempre più riluttante e stomachevole .... intanto loro girano con macchine di lusso e immobili in ogni dove

falco8 1 anno fa su tio
Risposta a RV50
@RV50 - Esatto, sono molti quelli che professano i 'benefici' della liberalizzazione in puro stile anglosassone di tutto. Ma è inaccettabile che questi liberisti siano i primi a lamentarsi e chiedere aiuto allo stato quando le cose non funzionano come pianificato. Li disprezzo, lo stato dovrebbe lasciar al loro destino queste aziende. È come se io privato spec*ulo in borsa e poi pretendo un ristorno statale quando le cose vanno male.

Sarà 1 anno fa su tio
C'è voluto un disastro ma forse l'hanno capito tutti. Che ci sia speculazione è indubbio e ci si mette anche la Banca Nazionale.

Meganoide 1 anno fa su tio
Si ripercuoti Filini
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