Respinte le domande di asilo di una madre e le sue due figlie che in Russia hanno subito minacce e violenze.
Il padre è infatti un attivista antigovernativo.
SAN GALLO - Cinque anni in Svizzera. E un passato di sofferenza in Russia. Ma la famiglia di Milena*, 17 anni, deve lasciare il Paese. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo federale, respingendo tutte le domande di asilo inoltrate da lei, la madre e la sorella. Lo riferisce oggi il Sonntagsblick.
Gli episodi di violenza subiti in Russia e descritti dalla madre, secondo il TAF, non sarebbero infatti «sufficientemente intensi» per parlare di una persecuzione politica. «La situazione generale dei diritti umani nella Federazione Russa, in particolare nella capitale Mosca, non fa apparire in questo momento inammissibile l'esecuzione dell'espulsione, anche tenendo conto della guerra contro l'Ucraina», viene precisato nella sentenza citata dal domenicale zurighese.
Ma il terrore, sostiene la famiglia, era all’ordine del giorno nella loro vita in Russia. La famiglia è infatti fuggita in Svizzera perché il padre di Milena è un attivista antigovernativo.
«Continuavamo a ricevere telefonate di minaccia», spiega la madre Vera*. E dalle parole si è passati alle vie di fatto. In un'occasione, racconta, due uomini l’hanno presa per il collo per strada: «Mi hanno detto che vedono ogni passo che facciamo e che se mio marito non si fosse arreso sarebbe finita male per me e le mie figlie». Tempo dopo Vera è poi stata rapita e portata nel bosco da diversi uomini, che l’hanno stuprata. «Dicevano che sarebbe accaduto lo stesso alle mie figlie», racconta.
Il giorno successivo all’espulsione decisa dal TAF, ironia della sorte, Putin ha ordinato la mobilitazione generale in Russia. L'evento ha innescato un fuggi fuggi generale dal Paese e un’ondata di incarcerazioni per disertori e manifestanti. «Come possono rimandarci là, soprattutto ora che c'è una guerra?», si dispera Milena, che afferma di avere «molta paura». La 17enne, salvo colpi di scena, dovrà però lasciarsi indietro cinque anni di serenità a Berna e un lavoro in casa anziani.
*Nomi cambiati