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BernaReferendum salva-ghiacciai, dietrofront dei promotori

05.10.22 - 11:35
«Soddisfatti del controprogetto adottato dalle Camere».
Foto Deposit
Fonte ATS
Referendum salva-ghiacciai, dietrofront dei promotori
«Soddisfatti del controprogetto adottato dalle Camere».

BERNA - Il popolo non dovrebbe andare alle urne per esprimersi sull'iniziativa per la protezione dei ghiacciai. Il comitato promotore, soddisfatto del controprogetto indiretto adottato dalle Camere, si è detto pronto a ritirare l'iniziativa ma a determinate condizioni.

Stando a una nota odierna del comitato, «il disegno di legge adottato nel corso della sessione autunnale di settembre consente una protezione rapida ed efficace del clima, favorendo nel contempo l'innovazione e la sicurezza energetica». Oltre 90 aziende - prosegue il comunicato - si sono inoltre dette disposte ad azzerare le proprie emissioni di CO2 sull'esempio di quanto prevede il controprogetto, si legge nel comunicato. Altro aspetto positivo: saranno soprattutto le piccole e medie aziende, ossia quelle entità che hanno meno mezzi da investire nella protezione del clima, che verranno sostenute dalla Confederazione nella rispettiva transizione ecologica».

L'iniziativa "Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)" chiedeva che a partire dal 2050 la Svizzera non avrebbe dovuto emettere più gas serra di quanto i serbatoi naturali e tecnici di CO2 ne potessero assorbire. Il testo prevedeva anche che entro tale data avrebbero dovuto essere vietati i combustibili fossili. 

 

La nuova "Legge federale sugli obiettivi di protezione del clima «contiene l'obiettivo delle emissioni nette pari a zero. Ciò significa che entro il 2050 le emissioni di gas serra dovranno essere ridotte il più possibile, mentre le emissioni residue dovranno essere sottratte dall'atmosfera attraverso le cosiddette "emissioni negative"».

 

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